Vigili urbani di nuovo sul piede di guerra. Dopo la mobilitazione sui tagli al salario accessorio culminata in proteste di piazza la scorsa estate questa mattina si sono...
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Guanti bianchi. All'assemblea hanno aderito centinaia di vigili, tant'è che la sala interna al comando, inizialmente predisposta per la riunione, non si è rivelata sufficiente ad accogliere tutti i manifestanti, che si sono spostati in massa all'esterno del comando di via della Consolazione. «Io ho le mani pulite», si legge sui cartelli esposti dai vigili in piazza che hanno indossato tutti i guanti bianchi. Oltre alle polemiche contro il sistema della rotazione, i vari rappresentanti sindacali della polizia municipale in assemblea - tra loro Marco Milani dell'Ugl - hanno rielencato «vecchie problematiche che il corpo soffre da anni». Tra queste, la carenza in organico e «l'inadeguadezza dei mezzi di servizio e di sicurezza del corpo».
Raccolta firme. Parte una raccolta firme degli appartenenti al Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale da inviare al presidente della Repubblica, al ministro dell'Interno, al questore e al prefetto e al sindaco di Roma, «con la quale si chiederà l'allontanamento del comandante Raffaele Clemente e dalla vice comandante Raffaella Modafferi», spiegano il presidente Mauro Cordova e la giunta Arvu, che aderito oggi alle due assemblee indette da Cgil-Cisl-Uil.
La legge. «Non siamo corrotti, Clemente chieda scusa perché ha offeso 6.170 famiglie»., tuonano i caschi bianchi. «Siamo arrabbiati con il sindaco Marino per la vicenda del salario accessorio, ma anche per le dichiarazioni di Clemente perché in un'intervista ha annunciato la rotazione dei vigili da gruppo a gruppo per evitare la corruzione, come se noi fossimo tutti corrotti», dice il responsabile Uil Polizia municipale, Franco Cirulli. «Clemente non ha spiegato che si tratta di un provvedimento previsto dalla legge 190 del 2012, che riguarda 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici - sottolinea Cirulli - Se fosse stato onesto avrebbe dovuto dire il corpo è sano ma io debbo fare la rotazione perché la legge me lo impone.
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Il Messaggero