“Pizzini”, schede precompilate e schiaffoni volati tra vigili e sindacalisti. Bufera sul concorso interno ai Vigili del fuoco per la promozione a capo squadra che si è svolto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA DENUNCIA Ma di certo non apre una pagina qualificante per il Corpo. «Già alla vigilia - spiega Costantino Saporito, Usb nazionale - c'erano dei strani sentori. Per fugare ogni possibile sospetto questa volta i singoli candidati, prima della prova che avviene attraverso quiz a risposta multipla, sono stati chiamati a estrarre dei colori in base ai quali sono stati poi assegnati i posti. A seconda dei posti venivano poi differenziate le schede. Ebbene - continua il sindacalista - è successo che una persona appena arrivata al suo posto si è trovata una scheda già compilata e che un vigile di Catanzaro sia stato sorpreso in possesso di un foglietto di carta con sopra scritte tutte le risposte. Qualche disguido può pure capitare, ma il vigile calabrese è stato allontanato. Ed è successo il parapiglia».
ONERI E ONORI Saporito, ieri fino alla tarda serata, è stato bersagliato dalle telefonate di vigili sconvolti per quanto accaduto. E tra i vigili di via Genova non si parlava d'altro. «Ma la cosa più sorprendente - aggiunge Saporito - è che a un certo punto un altro candidato di Napoli è venuto alle mani con un sindacalista della Uil e a quel punto sono stati chiamati i carabinieri».
La qualifica di capo squadra, in realtà, comporta più oneri che onori: un aumento di circa 30 euro in busta paga a fronte di un carico di responsabilità maggiore e una possibilità più alta di trasferimento. Negli ultimi anni il concorso è stato al centro di critiche e malumori per il gran numero di bocciati, «una ecatombe» secondo alcuni nonostante si tratti di professionisti formati “sul campo”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero