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Si è seduto, ha mangiato un piatto di pasta al tavolo e poi è passato dritto davanti alla cassa, senza tirare fuori il portafogli. Nel frattempo l’“amico” ristoratore, sprovvisto di autorizzazioni, apparecchiava tavoli all’esterno, nonostante fosse in un’isola ecologica. A distanza di quasi tre anni, quel pranzo a “scrocco” è costato caro a un vigile urbano del II gruppo di Roma, Marco De Fazio, poi sospeso dal servizio. La II sezione penale del tribunale, presidente Annamaria Pazienza, lo ha condannato a un anno di carcere (pena sospesa) per abuso d’ufficio. Il vigile, ha concluso la corte, aveva l’obbligo di intervenire e sanzionare i dehors abusivi, notati pranzando nel ristorante, passando e ripassando tra le tavolate (abusive). Un do tu des più che singolare se si inquadra e sovrappone ad altre vicende commesse poi da altri colleghi nella stessa via.
ALTRI EPISODI
È il 10 giugno del 2018, De Fazio entra nel ristorante “Pesce fritto e baccalà”, in via dei Falisci, San Lorenzo, assieme a un collega (G. L., indagato in un procedimento parallelo). Non sa che ci sono due poliziotti all’interno che, indagando su un sospetto giro di mazzette denunciato da un altro ristoratore controllano colleghi del suo gruppo, il II di Roma.
«In una occasione in cui lamentavo la disparità di trattamento», ha ricostruito ancora in aula il ristoratore, «mi sono sentito rispondere: “Statte zitto...Guarda che qui funziona così da anni. Allora ho capito tutto». Pochi giorni dopo i due ristoranti – sia ‘’Pesce Fritto e Baccalà” (teatro del pranzo del vigile) sia ‘’Franco il Vicoletto’’ (che aveva denunciato i tavoli abusivi) verranno entrambi multati per presunte irregolarità. A eseguire l’operazione arriverà il vigile Claudio Franchini, comandante diretto di De Fazio. «Arrivò il capitano Franchini - ha raccontato in aula il ristoratore che si sentiva ignorato - Io gli chiesi se fosse una ritorsione al mio esposto. E lui mi rispose “Così ti passa la voglia di fare le guerre”.
LE ACCUSE
Un mese dopo Franchini chiederà 400 euro al ristoratore contestatore, titolare della trattoria Franco il Vicoletto. Un prestito secondo lui, una mazzetta secondo la procura che fatto scattare immediatamente le manette. La vittima stavolta denuncia subito e il vigile Franchini verrà arrestato per concussione mentre riscuote. Pochi mesi dopo la condanna a quattro anni. «Magari chi mi accusa si sarà voluto vendicare della mia pignoleria nello svolgere il servizio, per i provvedimenti di multa contestati» si era difeso il vigile in aula. Intanto resta in piedi un terzo procedimento dello stesso filone. Quel giorno gli agenti di polizia stavano controllando diversi vigili perché un commerciante straniero aveva denunciato un taglieggiamento di duecento euro. Marco De Fazio dal canto suo sperava in una assoluzione. La stessa accusa l’aveva chiesta essendo cambiata la configurazione del reato di abuso d’ufficio. La II Sezione penale però ha deciso diversamente.
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Il Messaggero