Viaggiare e lavorare, vita da nomade digitale

Viaggiare e lavorare, vita da nomade digitale
Viaggiare lavorando o lavorare viaggiando. Scegliete la definizione che volete, anche perché a volte i tanti giovani (ma non solo) che salutano per periodi più o...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Viaggiare lavorando o lavorare viaggiando. Scegliete la definizione che volete, anche perché a volte i tanti giovani (ma non solo) che salutano per periodi più o meno lunghi l'Italia, non si muovono, ma si fermano per sei mesi o per un anno a Bali o a Chiang Mai, in Andalusia o in Nuova Zelanda, ovunque ci sia una connessione. E da lì lavorano.


Dimenticate il luogo comune del ragazzo che va a Londra a fare il cameriere e intanto migliora il suo inglese, o del promettente ricercatore costretto ad accettare l'offerta di un'università in California perché in Italia sarebbe sottopagato. C'è anche tutto questo, ma il fenomeno relativamente nuovo dei nomadi digitali è altro. Sono la sfida e la scelta di chi grazie a un computer e a una connessione lavora e guadagna in un luogo in cui ha deciso di vivere per un po', fa il social manager, il travel blogger, carica video su YouTube con cui, se è bravo, aumenta le entrate.

Ma fa anche il copywriter, il web designer, il programmatore per clienti italiani: viene pagato in euro ma il costo della vita è in valuta locale e non di rado conviene. Spesso per lavorare esce dall'appartamento che ha affittato o dall'ostello si ferma in qualche caffetteria dove il WiFi è potente o affitta una postazione in qualche centro di coworking, aree condivise dove può confrontarsi con altri nomadi digitali di diversi paesi del mondo, scambiandosi esperienze e stimoli.

Su YouTube ci sono molti racconti di chi se la sta cavando in questo modo, anche molti ragazzi romani, come Francesca Ruvolo, 28 anni, di Wildflowermood che in uno dei suoi molti video da Bali racconta come è diventata una nomade digitale,  o Marcello Ascani, tra i più popolari grazie ai suoi video diari di viaggio. Ma sono solo due esempi in un oceano di esperienze differenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero