San Lorenzo, ecco chi ha pestato il ragazzo del Gambia: due neofascisti gestori del locale "nero"

Andrea Chilelli e Ivano Vitti sono i due estremisti di destra, entrambi pregiudicati, finiti in manette per il pestaggio di un ragazzo africano, L.C., lo scorso 17 giugno....

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Andrea Chilelli e Ivano Vitti sono i due estremisti di destra, entrambi pregiudicati, finiti in manette per il pestaggio di un ragazzo africano, L.C., lo scorso 17 giugno. «Scimmia, negro di merda, devi anna via, nun te volemo», gli hanno urlato, dopo che questi aveva “osato” entrare in via dei Volsci 32, il locale, un tempo centro sociale dell'estrema sinistra, oggi divenuto ritrovo di neofascisti. Proprio come Chilelli e Vitti, che, secondo quanto appurato dalla Digos, che ne sono i due gestori.


Un locale «già oggetto di indagine - si legge nell'ordinanza relativa all'arresto dei due estremisti, portato a termine dopo le indagini della Digos – perché punto di ritrovo di personaggi legati a gruppi politici dell'estrema destra, già notati in manifestazioni espressive di odio razziale, oltre che pregiudicati». Nota questa che conferma come quella via dei Volsci, un tempo espressione e punto di riferimento dei giovani dei centri sociali, abbia completamente cambiato “pelle”, oltre che colore politico. «Si tratta di due persone fortemente radicate sul territorio – spiega il Gip, Tamara de Amicis, nell'ordinanza – oltretutto in posizione sociale non certo marginale, tenuto conto del ruolo rivestito nella gestione del locale, che costituisce ricettacolo di pregiudicato».

Un ambiente in cui sanno di poter dettare legge, come si evince, fa notare il gip, «dalla minaccia rivolta al motociclista di passaggio che aveva evidentemente osato fermarsi ad osservare la scena». Chilelli, classe 1972, risiede a San Lorenzo, poco distante dal locale; domiciliato, di fatto, in zona Tiburtina, invece, Ivano Vitti, classe 1969 (anche se residente a Riofreddo).
 

I fatti risalgono allo scorso 17 giugno: alle 5.30 di notte, la polizia viene chiamata da un residente, che aveva assistito al pestaggio – e che ha determinato 30 giorni di prognosi per la vittima. L.C. ha raccontato alla polizia di essere entrato nel locale, chiedendo una birra: qui è stato colpito con due pugni al volto da un uomo che lo ha aggredito alle spalle; un secondo uomo, invece, lo ha colpito con una scopa. Uscito dal locale, veniva affrontato da Chilelli e Vitti: Chilelli, in particolare, dopo aver raccolto una bottiglia di vetro vuota, è salito sul tettuccio di un'auto, e l'ha lanciata contro L.C. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero