A chi ci passa davanti tutti i giorni sembra un beffardo contrappasso. Perché in quei locali, tappezzati di manifesti di estrema destra, in cui si faceva propaganda contro...
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Succede infatti che a piazza Vescovio, nel quartiere africano, in quella che per anni è stata la sede principale dei militanti di Forza Nuova, da circa un mese e mezzo è nata una frutteria, gestita da persone del Bangladesh. Solo che i proprietari del negozio, probabilmente per semplice noncuranza, non hanno provveduto a rimuovere i murales lasciati dai vecchi coinquilini. E così ecco che, come documentato dal fotografo Francesco Toiati, in mezzo a mele e arance, campeggia una grande croce celtica, mentre una frase dedicata a Francesco Cecchin (attivista diciassettenne del Fronte della Gioventù ucciso nelle vicinanze di piazza Vescovio nel 1979) corre lungo tutta il lato superiore del locale.
Molti residenti della zona, oltre a essere divertiti per la strana scena, sono anche sollevati. La sezione di Forza Nuova ha infatti creato in passato più di qualche problema di ordine pubblico, dai manifesti e dalle scritte con le bombolette spray sparse in tutto il quartiere, alle bottiglie lasciate sul marciapiede nei pressi dello "storico" pub-ritrovo dei militanti, fino alle risse scoppiate spesso e volentieri nei dintorni della piazza.
Altri residenti invece, decisamente meno entusiasti della novità, fanno notare come però i militanti di Forza Nuova si curassero spesso delle sorti del quartiere, oltre al fatto che la nuova frutteria, aperta giorno e notte, minaccerebbe di danneggiare gli affari del vicino mercato rionale.
Intanto la frutta resta lì, così come le croci celtiche. E chissà che questo strano contrasto non diventi una bizzarra operazione di marketing di quella che presto potrebbe essere conosciuta come "Frutta Nuova". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero