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«La variante sudafricana tracciata a Roma? La situazione è sotto controllo, la ragazza positiva sta bene ed è in via di guarigione, al momento non ci sono altri contagiati tra i suoi contatti: tutti sono subito stati messi in quarantena e sono sotto sorveglianza». Il direttore sanitario dell'istituto Spallanzani, Francesco Vaia, interviene sul caso della mutazione B.1.1351 individuata per la prima volta nella Capitale, nel territorio dell’Asl Roma 3.
Vaia: nessun allarme - «Nessun allarme - rimarca Vaia - la variante sudafricana individuata a Roma fa parte di una survey che stiamo attuando da tempo nell’ambito del monitoraggio nazionale, un monitoraggio necessario e che, come dimostra questo caso, sta funzionando».
Per il direttore sanitario dell'istituto nazionale per le malattie infettive, le varianti «non devono spaventare, vanno isolate e sequenziate, come stiamo facendo con successo. Alcune peraltro possono essere anche benigne, cioè meno gravi dal punto di vista della contagiosità e della patogenicità». Come ricorda Vaia, «il virus è mutato già tante volte, capire le varianti ci aiuta ad avere strumenti adeguati nella lotta contro il virus. È lui il nemico, non le mutazioni».
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