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Nella Valle dell’Aniene terza dose del vaccino Covid dal medico di famiglia. I nonni non si possono spostare e raggiungere i centri per loro lontanissimi della sl Rm5? A Gerano, centro di 1.200 abitanti tra Tivoli e Subiaco, i medici di medicina generale hanno realizzato un centro vaccini, per sei municipi, nei locali dell’ex scuola, con tanto di sala di attesa per 50 persone, segretarie pagate da loro e parcheggio.
"Per la terza dose del vaccino anti Covid- fa sapere la Fimmg Roma la federazione dei medici - il sistema sanitario regionale riscopre i medici di medicina generale e la loro rete di assistenza primaria diffusa in tutta le Regione".
E così dopo Ostia e i quartieri limitrofi, dove sono state vaccinate quasi 2 mila persone dai medici di base, il vaccino in paese arriva anche nella Asl Rm5, grazie ai due dottori dell’Ucp locale, Alessandra Salvati e Filippo Pizzicaroli.
Ma a Gerano e paesi limitrofi non è una novità, già ad aprile i due medici avevano aperto l’hub locale ma solo che allora i vaccini a disposizione erano pochi. Ora la situazione è cambiata e il 4 dicembre i due dottori hanno somministrato ben 300 dosi restando a disposizione dei loro pazienti dalle ore 8 fino alle ore 18.
"L’attività – dice Danilo Felici, sindaco di Gerano – riprenderà il giorno 18 dicembre con un altro appuntamento. Se ad aprile c’erano poche dosi ora la situazione è cambiata e anche la Regione si è resa conto che la rete dei medici di famiglia soprattutto in questo comprensorio della Valle dell’Aniene dove ci sono molti piccoli Comuni montani è preziosa per stare vicino alle necessità sanitarie e sociali delle persone, soprattutto gli anziani che sono una consistente percentuale di residenti".
Possono recarsi a questo centro vaccinale di Gerano, anche i cittadini di Pisoniano, Cerreto Laziale, Canterano, Rocca Canterano e Ciciliano. Da aprile ad oggi i due dottori hanno vaccinato circa duemila persone. "Chiaramente occorre prendere appuntamento con le segretarie – dice il sindaco di Gerano Danilo Felici - mi sono vaccinato anche io, dopo aver chiesto se c’era disponibilità e non precludevo il vaccino a persone anziane o fragili. Si è rivelata una soluzione importante, soprattutto per quelle persone che non potevano recarsi negli hub della nostra Asl e dovevano chiedere aiuto a qualcuno".
"La quasi totalità dei pazienti che si sono prenotati avevano fatto le due dosi negli hub regionali – spiega il medico Filippo Pizzicaroli - sobbarcandosi qualche ora di viaggio tra andata e ritorno. Qui arrivano anche da soli e in pochi minuti sono di nuovo a casa. E' la forza della medicina territoriale e di prossimità. Siamo un presidio essenziale del sistema , senza di noi si scaricano sui cittadini solo disagi".
Un servizio che costa poco in confronto alle cifre per far funzionare le grandi strutture centralizzate.
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Il Messaggero