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Un nuovo calendario per le prenotazioni e le vaccinazioni. Dopo l’ok dell’Aifa su AstraZeneca che potrà essere somministrato alla fascia di popolazione dai 18 fino ai 65 anni di età, la Regione Lazio ha rimodulato il programma vaccinale con nuove categorie e date. In attesa dell’atto ufficiale del ministero della Salute, la vaccinazione del Lazio proseguirà dunque su un “doppio binario”. Quello a cui verrà destinato Pfizer, il vaccino che viene dal gelo perché conservato a - 70 gradi, destinato agli over 80. E quindi le categorie che verranno immunizzate con dosi di AstraZeneca, in sostanza la fetta di popolazione tra i 18 e i 65 anni.
Lazio, dal 1° marzo via alla vaccinazione dei 65enni dai medici di base
GLI OVER 80
Procede intanto la vaccinazione degli over 80 con le dosi di Pfizer. Ma le prenotazioni si sono allungate fino al prossimo maggio: tre mesi di attesa dunque per la prima iniezione.
In questo caso il problema è nelle scorte: le fiale infatti arrivano a rilento.
Ancora ieri, dalla Pisana è arrivata la conferma che le scorte di Pfizer e AstraZeneca saranno negli hub e nelle farmacie delle rispettive Asl, dal prossimo primo marzo. Data in cui, sempre dai medici di base, si potranno vaccinare anche gli under ‘65.
LA SCUOLA
C’è una data di partenza pure per il personale scolastico e universitario. Dopo l’autorizzazione dell’Aifa all’ Astrazeneca, è stato infatti rimodulato il calendario dei docenti. Le vaccinazioni inizieranno il prossimo 22 febbraio.
Mentre le prenotazioni sono partite ieri per la fascia 45-55 anni. Segue la categoria di 56-65 anni dal 22 febbraio, quindi i 35-44 anni parte dal 24 di febbraio e chiudono gli under ‘34 dal 26 febbraio. Con la precisazione della Pisana: «questa modalità non riguarda gli studenti over 18».
A cui verrà destinato un piano ad hoc.
Resta poi il nodo da sciogliere per la fascia d’età tra i 30 e i 55 anni con patologie pregresse e forme di fragilità. Si tratta di 900mila residenti nel Lazio a cui, secondo l’Aifa, non potrà essere somministrato l’AstraZeneca. L’allarme l’ha lanciato il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, in una lettera inviata all’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.
A questi, si aggiunge anche la fascia tra i 65 e gli 80 anni su cui mancano direttive ministeriali. Infine tra le categorie escluse, c’è il personale amministrativo sanitario. Se da una parte medici, infermieri e assistenti socio sanitari sono stati i primi immunizzati del Lazio. Dall’altra gli impiegati nelle Asl e delle strutture sanitarie sono stati “tagliati fuori”. Tra questi, il personale in servizio del’Ares 118 dove da ieri, dopo che un amministrativo è risultato positivo, è stato chiuso un intero piano e per i 26 colleghi è stato predisposto l’isolamento fiduciario.
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