Vaccini nel Lazio, è caos. Allarme dei virologi: «Rischi per gli over 80»

Vaccini nel Lazio, è caos. Allarme dei virologi: «Rischi per gli over 80»
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Alle 19.27 sul pc si leggeva ancora la stessa frase: «Impossibile raggiungere il sito». Qualcuno colto dal panico - se non dalla vera e propria isteria perché ha trascorso un'intera giornata davanti al computer nella speranza di poter ultimare la prenotazione - ha desistito, altri ci sono riusciti per quello che definiscono «un colpo di fortuna» ma l'appuntamento per i loro cari, genitori, zii, cugini di 80 e più anni alla fine è stato dato in media tra quindici giorni. Nella lotta contro il Covid gli anziani devono aspettare: le prime inoculazioni ai nastri di partenza l'8 febbraio saranno riservati a pochissimi degli oltre 470mila anziani della Regione e i virologi già fanno una previsione: «A queste condizioni con le dosi che comunque sono poche - spiega Massimo Andreoni direttore della Società italiana di Malattie infettive - la campagna si concluderà a primavera inoltrata quando proprio gli anziani, per i tassi di mortalità e i ricoveri che li riguardano, sarebbero dovuti essere i primi a vaccinarsi e se le dosi non sono sufficienti si poteva anche cambiare strategia».

Vaccini agli over 80, nel Lazio in tilt il sito per prenotare. Piano nazionale nel caos


Si apre nel caos la prima giornata di prenotazioni on-line per le vaccinazioni utili a combattere il virus riservate agli over80. Che sarebbe stato difficile e complicato in molti l'avevano messo in conto eppure c'è un sostanzioso gruppo di persone affaticate, demoralizzate e pure basite. L'unità di crisi della Regione ieri sera ha comunicato i dati arrivati alle 22: 44 mila doppie prenotazioni di cui circa 30 mila solo a Roma città. «In proiezione questo significa circa 50 mila prenotazioni ogni 24 ore e se il trend viene mantenuto - commenta l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato - in meno di 10 giorni tutti gli over 80 del Lazio avranno la loro prenotazione della prima e seconda dose». Ma al netto di questo ieri è stata davvero una giornata difficile.


LE DIFFICOLTÀ


Il sito per le prenotazioni ha iniziato a funzionare alle 12 ma c'era gente che, considerato l'annuncio sulla partenza delle prenotazioni il primo febbraio, aveva iniziato a provare anche allo scoccare della mezzanotte. Emilia La Nave ha puntato la sveglia a intervalli: «Alle 3 e poi alle 5 del mattino, niente», racconta. Dopo aver trascorso tutta la giornata di fronte al pc alla fine è riuscita a prenotare l'appuntamento per le prime dosi dei genitori: «Per mia madre il 18 febbraio all'Auditorium per mio padre il 24 del mese a Montesacro». A lei come a tutti coloro che sono riusciti a prenotare è stato fissato anche il secondo appuntamento per il richiamo a distanza di 21 giorni. Viviana Ceccarelli dopo estenuanti tentativi «a un certo punto il numero di telefono non l'ho più composto perché in mattinata sembrava inattivo» è riuscita a prenotare l'appuntamento per il 13 febbraio ma altri dovranno aspettare i primi di marzo mentre in molti ancora combattono, come Mauro Vergari: «Ci siamo messi in due con due pc diversi, io e mio figlio che è informatico, non riusciamo a chiudere la prenotazione perché dopo aver inserito per quattro volte luogo e orario di appuntamento il sistema si blocca e non chiude la procedura». Ad alcuni come Jessica D.A. il sito non ha riconosciuto il codice fiscale: «Mia madre secondo il sistema non appartiene alla Regione peccato che lo è da più di sessant'anni». Esasperati anche i medici di famiglia. Andrea Beccari dall'Asl Roma 2 racconta: «In due ore ho ricevuto almeno 20 telefonate e messaggi di assistiti che non sapevano cosa fare giacché il sistema era bloccato io stesso ho difficoltà a prenotare un appuntamento per mio padre 93enne». E intanto l'Ordine dei medici di Roma rimarca come su 14mila medici liberi professionisti da vaccinare «ne sono stati accontentati e solo per la prima dose - spiega il presidente Antonio Magi - appena 700». Per quanto riguarda i contagi il trend continua ad essere in discesa anche se il lunedì - come da prassi - il numero dei tamponi è sempre più basso. I nuovi positivi sono 717 in tutta la Regione, mentre i casi a Roma scendono sotto quota 400. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero