Dopo le unioni civili il Comune vuole riconoscere i figli delle coppie gay

Dopo le unioni civili il Comune vuole riconoscere i figli delle coppie gay
​Non solo il registro delle unioni civili. A pochi giorni dall'approvazione della delibera che dà pari diritti alle coppie omosessuali, l'assessorato alle Pari...

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​Non solo il registro delle unioni civili. A pochi giorni dall'approvazione della delibera che dà pari diritti alle coppie omosessuali, l'assessorato alle Pari Opportunità annuncia di avere in programma un ulteriore riconoscimento: quello dei figli delle coppie formate da gay e lesbiche. Un punto non compreso che nel programma elettorale del sindaco, Ignazio Marino, e che è destinato a far discutere la stessa maggioranza.












«Se in una coppia ci sono figli – spiegano dall'assessorato – bisogna prenderne atto, garantendo loro uguali diritti, perché non possono esistere figli di serie A e figli di serie B». E ancora: «L'amministrazione si deve sempre più confrontare con casi quotidiani a cui dare risposta. Roma Capitale sta valutando come farlo». Il caso è seguito dagli uffici capitolini competenti, che hanno avviato uno studio delle leggi in materia di adozioni e figli di coppie formate da persone dello stesso sesso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero