Francisco e Luca, sì in Campidoglio: la prima unione civile celebrata da Virginia Raggi

 Arrivano in piazza del Campidoglio su una Smart del car-sharing con scritti sulle fiancate i loro nomi e l'hashtag '#lovewins'. Poco dopo le nove l'atteso...

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 Arrivano in piazza del Campidoglio su una Smart del car-sharing con scritti sulle fiancate i loro nomi e l'hashtag '#lovewins'. Poco dopo le nove l'atteso 'sì: Francisco Raffaele Villarusso e Luca De Sario sono la prima coppia omosessuale 'ufficialè di Roma. A unirli civilmente è stata stamattina la sindaca Virginia Raggi che per un pò si è lasciata le spalle la burrasca politica per una parentesi sentimentale: «Nasce una nuova coppia e una famiglia», dice la prima cittadina. E loro coppia lo sono già da molti anni: erano persino pronti a trasferirsi in Spagna per sposarsi lì. Poi è arrivata la legge Cirinnà e lo scenario di nozze è diventata la loro Roma, dove vivono e lavorano. Raffaele, 43 anni, originario di Cerignola, è un regista. Luca ne ha 30, e ha una compagnia di danza. La proposta di matrimonio era arrivata sei anni fa, a Portobello Road, Londra. Volevano comprare dei cappelli a cilindro, ma serviva «un pretesto» avevano scherzato, «e allora sposiamoci».

Ed è con i cilindri in testa che sono entrati nella Sala Rossa, dove si celebrano nella Capitale i matrimoni civili. Vestiti uguali - camicia bianca con rouches, gilet e pantaloni grigi, sneakers di tela chiara - sono accolti, oltre che dai loro invitati, da un 'murò di fotografi e giornalisti. Si baciano più volte, vanno «a salutare Marco Aurelio» e si fanno mille foto sotto la statua. La più emozionata sembra la mamma di Luca: «Ho pianto tutto il tempo - dirà dopo la cerimonia - sono bellissimi, innamorati». Nella Sala Rossa trovano già ad attenderli Virginia Raggi, giacca scura e fascia tricolore. «Vi auguro una unione lunga e divertente - dice loro prima di leggere gli articoli del Codice - vi auguro di superare gli ostacoli che la vita ci pone davanti. Questa è la sfida che vi accingete a intraprendere, andate avanti a testa alta con forza e divertitevi. Divertirsi è il segreto della vita. Vi auguro una vita intensa». Non è la giornata per parlare di politica: «Oggi Raggi è il sindaco di tutti noi a prescindere da chi l'ha votata - diranno più tardi gli sposi - è il nostro sindaco. Ci ha anche confortato, è stata deliziosa e carina. Ci ha dato dei consigli simpatici, da vecchia amica?». Si scambiano gli anelli (a forma di chiodi per ferrare i cavalli, «simbolo di saldezza»).


Tante lacrime di gioia. «Questa legge - dice Raffaele - ci rende tutti uguali, bisogna avere il coraggio di essere felici». Non faranno una lista di nozze, ma un'adozione a distanza con Save the Children. In Italia, aggiungono, «c'è ancora tanta strada da fare per i diritti degli omosessuali». I festeggiamenti in piazza intanto continuano, viene anche improvvisato un corteo attorno al Marc' Aurelio. La festa si sposterà questa sera in spiaggia, sul litorale romano, dove i due si risposeranno con un rito buddista. «La nostra famiglia ci ha aiutati in questo percorso - affermano gli sposi - Siamo una coppia del futuro ma legata alle tradizioni».
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Il Messaggero