Roma, un camping sui binari della ferrovia: sgomberato pericoloso insediamento abusivo

Roma, un camping sui binari della ferrovia: sgomberato pericoloso insediamento abusivo
Un camping sui binari della stazione Val d’ala, a Conca d’oro. E’ il campo nomadi abusivo sorto spontaneamente una decina di giorni fa a due metri dalla ferrovia...

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Un camping sui binari della stazione Val d’ala, a Conca d’oro. E’ il campo nomadi abusivo sorto spontaneamente una decina di giorni fa a due metri dalla ferrovia incastonata tra Prati Fiscali e Conca d’Oro, a Roma nord. Una cinquantina di rom, in barba a qualsiasi regola sulla sicurezza, ha pensato bene (anzi malissimo) di accamparsi con delle piccole tende da campeggio proprio a fianco delle rotaie della fermata fantasma. Una scelta infelice per il rischio di essere travolti dai treni merci ( gli unici che passano visto che la fermata è praticamente inutilizzabile dai viaggiatori) durante gli spostamenti. Ma per fortuna questa mattina l’intervento unito dei vigili urbani e degli agenti della polizia ha messo fine a questo insediamento di fortuna. Le ruspe hanno abbattuto le tende e le baracche sorte nel canalone a fianco della fermata e hanno ripulito l’intera area.


Al momento del blitz era presente soltanto un uomo di 50 anni di etnia rom che ha rifiutato l’intervento della sala operativa sociale, ma secondo le forze dell’ordine erano almeno una ventina le famiglie che in condizioni disperate si rifugiavano da tempo nella tendopoli. C’è voluta tutta la mattinata per raccogliere quintali di rifiuti abbandonati in quel fazzoletto di verde a fianco del parco delle valli. Dai passeggini per rovistare nei cassonetti ai materassi pieni di fango, dai fornelli con le pentole incrostate di escrementi di topo ai tavoli e alle sedie per mangiare, è stato trovato di tutto durante la bonifica.


E alle pulizie questa volta hanno partecipato anche le Ferrovie dello Stato, pur non essendo di loro proprietà gran parte dell’area in questione. L’azienda di trasporto ha voluto dare un contributo alle istituzioni nella speranza che il problema non si ripresenti a breve termine. Ma i residenti non ne sono così convinti visto che si tratta dell’ennesimo sgombero nell’arco degli ultimi 12 mesi. Alcuni cittadini, esasperati dai continui roghi tossici accesi dai nomadi per bruciare le loro masserizie, hanno presentato durante tutto il 2015 decine di esposti per chiedere l’intervento delle forze di polizia e riportare la legalità in quella zona. Oggi, finalmente, la bonifica. Ma sono in molti a scommettere che senza un sistema di controllo, l’area sarà di nuovo occupata da sbandati e persone senza fissa dimora. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero