«Questa flebo è una bomba, vedrai andrà meglio». Poco dopo Daniele muore. «È così. Un'infermiera è venuta a fargli una...
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L'ULTIMO SALUTO
Daniele, un ragazzone, forte, raramente aveva visto un medico. «Un pezzo di pane, non ha mai fatto male a nessuno. Viveva per suo figlio», raccontano gli amici. «Giocava a calcetto, non era mai stato male - racconta la compagna Rossella - Mi aveva scritto tanti messaggi. L'ultimo: stai tranquilla sto aspettando le analisi e mi dimettono è tutto ok». «Verso le 22 ci siamo sentiti al telefono - continua disperata con un filo di voce - era sereno, stava meglio. Ha parlato con nostro figlio, ha scherzato. Il bambino stravede per lui. Sono disperata, come farò a dirgli che il papà non tornerà più, che non potrà più giocare con lui. Non riesco ancora a credere che possa essere accaduta una cosa del genere, non ci riesco. Voglio sapere cosa è successo».
GLI SMS
Oggi saranno consegnati alla polizia tutti i messaggi che Daniele ha inviato alla compagna e ai familiari a cui era legatissimo, per ricostruire i suoi ultimi istanti di vita. «All'inizio era arrabbiato perché non veniva visitato stava aspettando da troppo tempo - aggiunge Rossella - poi quando l'ho sentito più tranquillo e stava bene, mi sono rasserenata. Ha detto: Ho quasi finito, fuori ci sono papà e Barbara ora torno a casa. E così ho addormentato il piccolo. Poi all'improvviso ho trovato tante chiamate sul cellulare da parte della sorella, ma non avrei mai pensato che potesse essere successa una tragedia simile. Continuo a pensare che sia stato solo un brutto sogno e quando mi sveglierò Daniele è ancora qui con noi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero