Un bando cucito su misura per una società che non avrebbe nemmeno potuto partecipare alla gara, perché in palese conflitto d'interessi. Lavori costati 12 milioni...
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IL BANDO
E' il 2006 quando Montaguti rilascia una delibera per dare il via ai lavori. Il progetto definitivo utilizzato per il bando sarebbe stato stilato dalla società poi risultata vittoriosa: quella di Carrara. Nel 2007, Montaguti, Dal Maso e Piccinin indicono la gara, prima ancora di trasmettere gli atti al Nucleo di Valutazione Regionale. Nel marzo 2008, l'Ati guidata da Ciotola firma il contratto. Secondo gli inquirenti avrebbe vinto con un'offerta ribassata dal 37 %, sbaragliando la concorrenza e stabilendo un prezzo considerato «anomalo». La Regione avrebbe quindi versato quasi 12 milioni per finanziare migliorie mai realizzate. Da un'ispezione del 2009 risulta per esempio che «gli impianti elettrici, termici e idraulici erano tutti insieme in un controsoffitto e che c'erano tracce di umidità». Da una consulenza successiva emerge poi che «gli impianti antincendio ed elettrico erano inadeguati con grovigli di fili non canalizzati». Nel 2012, i tunnel vengono sequestrati per un anno. La Regione e il policlinico, per mettere in sicurezza gli impianti, devono pagare annualmente 250 mila euro. Altri 740 mila euro servono per l'assistenza, 750 mila per le opere antincendio e 900 mila per un servizio di ambulanze che gestisca il trasporto dei pazienti.
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Il Messaggero