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Alla guida forse non c'era la mamma, come lei e anche il figlio avevano fatto credere in un primo momento, ma proprio il figlio (senza patente e neanche in possesso del foglio rosa). È questa l'ipotesi alla quale stanno lavorando gli investigatori a proposito dell'incidente nel quale giovedì scorso ha perso la vita a Tor Bella Monaca il 29enne Emmanuele Catananzi, che stava camminando sul marciapiede di via dell'Archeologia. Uno scambio di persona, quindi, per salvaguardare il figlio dall'accusa di omicidio stradale: saranno i filmati delle telecamere di sicurezza e i tabulati telefonici (perché non è escluso che la madre non fosse nemmeno al fianco del guidatore, ma sia stata avvisata per telefono dopo lo schianto) a svelare quanto accaduto.
L'incidente
L'auto si era schiantata contro quattro vetture parcheggiate dopo aver investito il giovane, che era stato scaraventato contro un albero. Alla guida del suv - riporta il Corriere - forse proprio il giovane e non la madre, che pure in un primo momento aveva detto: «Guidavo io, ma non ricordo cosa sia successo. Forse ho perso il controllo della mia macchina a causa di un’altra auto uscita all’improvviso da una traversa laterale».
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Il Messaggero