I muli di Artena diventano attrattive internazionali. La differenziata “lievitata” fino all’86% grazie all’utilizzo nel centro storico del mezzo di...
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“E’ inimmaginabile per altre realtà che il mezzo più antico, il mulo, svolge la funzione più contemporanea che è la raccolta differenziata”. Lo dice Lorenzo Buccella, l’inviato di RSI, Televisione Nazionale Svizzera in lingua italiana con sede a Zurigo. Il giornalista svizzero si è trattenuto a lungo a parlare con le persone anziane, ormai le uniche che abitano il centro storico di Artena.
“Ogni argomento che tocchi l’ambiente, oggi, riveste grande attenzione”, ha detto Jennifer Wegerup inviata di Svt, la televisione nazionale svedese. “Quella di Artena è una immagine positiva in tal senso perché rivaluta le vecchie tradizioni che sono ecologiche”. Ma al di là della bella immagine, i muli della famiglia Bucci, quelli che si occupano di raccogliere i rifiuti differenziati nel centro storico di Artena, il più vasto esclusivamente pedonale d’Italia e forse d’Europa, contribuiscono sostanzialmente ad un grosso risultato che vede l’86% del materiale riciclato dai rifiuti.
“L’Europa si accorge di Artena ma gli artenesi faticano ad acquisire la consapevolezza del valore che ha il mulo per la nostra cittadina”. – dichiara Vittorio Aimati, storico di Artena. “Non abbiamo dato mai abbastanza visibilità al mulo e a quello che rappresenta questo animale per Artena, non solo per l’aspetto del trasporto di rifiuti e materiale in genere, ma anche e soprattutto per ciò che potrebbe “trasportare” ad Artena per in termini turistici. Spero che l’interesse di queste televisioni possano finalmente aprire gli occhi gli occhi a noi artenesi e a chi ci amministra perché, così come è successo per Jennifer e Lorenzo, ad Artena ci si arriva per curiosità sui muli e si resta affascinati per il paese”.
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Il Messaggero