OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La magia dei Fori Imperiali by night è precipitata in un incubo da "caccia al ladro" per una famiglia americana, venuta dal Texas per un viaggio on the road in Italia, quando al ritorno dall'ultima passeggiata della giornata hanno trovato completamente saccheggiato il minivan che avevano parcheggiato vicino al Colosseo. Il segnale dell'app "Dov'è", attivata su un cellulare e collegata ad un lettore portatile di musica finito nel bottino con bagagli e effetti personali vari, ha portato mamma, papà e due figli adolescenti fuori dal Raccordo fino al campo nomadi dell'Albuccione, a Guidonia Montecelio, dove ci hanno pensato i carabinieri della compagnia di Tivoli ad entrare in azione per recuperare (quasi) tutto.
La famiglia, infatti, una volta localizzata la zona, ha bussato nel cuore della notte alla caserma più vicina trovata, quella di Tivoli Terme, a circa due chilometri dall'insediamento abusivo.
LA RICOSTRUZIONE
Il minivan, noleggiato per il viaggio, lo avevano parcheggiato nei pressi del Colosseo per godersi la vista dei Fori Imperiali di sera. Il tempo di quella passeggiata e, al ritorno, hanno trovato il finestrino frantumato e il mezzo ripulito di tutto quello che avevano al seguito, vestiti compresi. È probabile che i ladri si appostino nei luoghi turistici proprio a caccia di occasioni per entrare in azione. Ed è lo stesso "tragitto", quello dal centro di Roma ad un campo nomadi al confine tra Tivoli e Guidonia, che una decina di giorni fa ha fatto un borsone trafugato da una macchina in sosta in zona Villa Ada dopo la rottura di un finestrino. All'interno un costoso kit per allenare i cani da tartufi, fondamentale strumento di lavoro di una cinquantenne addestratrice professionista. In quel caso a giocare un ruolo chiave per il recupero non è stata la tecnologia, ma la prontezza di un carabiniere libero dal servizio che è riuscito a prendere la targa dell'auto in fuga con il bottino. Il resto lo hanno fatto i colleghi della compagnia di Tivoli che hanno fatto scattare le manette per un ventitreenne di origine Sinti per furto aggravato: lo hanno intercettato e raggiunto nelle vicinanze del campo nomadi abusivo di via dei Bagni Vecchi. Stava rientrando a casa, ancora in possesso della refurtiva. L'arresto è stato poi convalidato dal tribunale di Roma, che ha disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre il borsone è stato restituito alla legittima proprietaria. Leggi l'articolo completo suIl Messaggero