L'allarme lo ha dato via chat a un amico: «Ho paura. Sto in un albergo con un uomo che gira nudo nella stanza. Ho il terrore che mi faccia del male». Dal web la...
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«Nessuna violenza - si è difeso l'indagato - Sono anche sceso nella hall perché nella stanza c'era un problema con le luci. Se avessi fatto del male la ragazza sarebbe potuta scappare, avrebbe potuto chiedere aiuto». Intanto il pm Silvia Santucci e il procuratore aggiunto Maria Monteleone, ricevuta l'informativa, hanno disposto un approfondimento delle indagini e acquisito gli scambi in chat della giovane con l'amico. Un amico che potrebbe essere interrogato nei prossimi giorni. «Ho deciso di avvertire il 112 quando la mia amica non ha risposto ai miei messaggi», ha raccontato per telefono. Al momento della registrazione della stanza in albergo era stata la ragazza a pagare il conto. Il presunto stupratore si era limitato a lasciare il documento d'identità.
A. Pie.
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Il Messaggero