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Un pannello si stacca dal controsoffitto e colpisce una donna, una turista straniera, costretta a farsi medicare all’ospedale Santo Spirito. È successo venerdì sera, poco prima delle 23, nella stazione della metropolitana di piazza Barberini, sulla linea A. Per motivi ancora tutti da capire, in un orario in cui la fermata è meno frequentata del solito, su una delle scale mobili è caduto un pezzo di controsoffitto, colpendo la passeggera, per fortuna senza causare danni gravi ma costringendola comunque a ricevere le cure degli operatori del 118, che l’hanno poi accompagnata al pronto soccorso sul lungotevere in Sassia. Per motivi di sicurezza, la scala mobile interessata è stata immediatamente disattivata e chiusa all’utilizzo da parte dei passeggeri, mentre i tecnici dell’Atac sono intervenuti per riparare il danno, che è stato già sistemato. In ogni caso, l’impianto è rimasto chiuso anche ieri, per una serie di verifiche su tutto il soffitto, mentre la stazione è rimasta regolarmente aperta, così come le altre scale mobili.
LA DINAMICA
Sono ancora da chiarire, come detto, i motivi dell’accaduto. Sulle cause di quanto è successo venerdì sera è al lavoro l’Atac che, oltre a lavorare per rimettere subito a posto il danno, sta verificando cosa sia successo nella fermata Barberini e perché si sia verificato l’incidente: ci sono dubbi sull’ipotesi del cedimento strutturale, visto che nei primi sopralluoghi non starebbero emergendo problemi di stabilità del controsoffitto.
«Stiamo accertando la dinamica dell’accaduto e le relative responsabilità - dicono dall’azienda di via Prenestina - Nel frattempo stiamo completando le opportune verifiche per la riattivazione della piena funzionalità di tutti gli impianti».
I PROBLEMI
Indipendentemente dalle diverse cause, non è la prima volta che si verificano guasti e disagi alla stazione della metropolitana di piazza Barberini. Il caso più eclatante è quello avvenuto il 21 marzo del 2019, quando poco dopo le 10 un gradino di una delle scale mobili presenti nella stazione si era piegato e accartocciato. Non ci sono stati incidenti e feriti, come era successo qualche mese prima nella vicina fermata di Repubblica, soltanto perché era scattato in tempo dell’infrastruttura. Ci sono poi voluti 419 giorni, oltre un anno - tra non poche proteste degli utenti e dei commercianti della zona - per tornare alla piena operatività. Gli esercenti in quel periodo hanno lamentato un calo del fatturato superiore al 50 per cento, legato proprio alla difficoltà dei romani e dei turisti di raggiungere la piazza per fare shopping o andare a cena nei dintorni. Incredibile, in particolare, la serie di incidenti e guasti che hanno colpito le scale mobili di queste stazioni: negli ultimi anni, per questo motivo, sono state chiuse per molti mesi le centralissime stazioni Repubblica, Barberini e Spagna, consecutive tra loro, paralizzando il trasporto pubblico in una zona nevralgica della Capitale.
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Il Messaggero