La fine del turismo di massa: c’era una volta l’alta stagione

La fine del turismo di massa: c’era una volta l’alta stagione
Pasqua 2019. Roma festeggia l’arrivo di 370mila turisti, celebra quasi un milione di presenze, ripete con soddisfazione che c’è un incremento del 3-4 per cento...

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Pasqua 2019. Roma festeggia l’arrivo di 370mila turisti, celebra quasi un milione di presenze, ripete con soddisfazione che c’è un incremento del 3-4 per cento dei visitatori. Si tratta di uno dei periodi dell’anno più ricco e importante per il turismo nella Capitale, la vera alta stagione, viene scelta da molti turisti spagnoli che si muovono in coincidenza con la Semana Santa, ma anche da tantissimi italiani. Gli hotel si riempiono, attorno ai monumenti tra la folla ci si muove a stento; in centro, ma non solo, è tutto un fiorire, anche confuso e con molte controindicazioni, di case vacanze e b&b, chi ha qualche soldo da parte lo investe in questo settore perché l’onda di Airbnb e portali similari sembra non fermarsi più. Pasqua 2020, è tutto finito, le strade sono vuote, gli hotel chiusi o deserti, i b&b silenziosi, i bar e i ristoranti con le serrande abbassate. Ciò che sembrava un processo inarrestabile, che non vacillava neppure in coincidenza di qualche feroce attentato terroristico nel resto d’Europa, ora è un ricordo lontano di un’altra vita che ci appare così lontana e fuggita via. Servirà ripensare un altro modello di turismo, ma prima di tutto bisognerà capire se esisterà ancora il turismo.


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Il Messaggero