Tentano la truffa dello specchietto contro un cinese sul Gra, fermati dai carabinieri

Tentano la truffa dello specchietto contro un cinese sul Gra, fermati dai carabinieri
Hanno finto un incidente stradale e hanno chiesto i soldi alla vittima ma sono stati bloccati dai carabinieri. I militari della Sezione Operativa di Ostia, nel corso di un...

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Hanno finto un incidente stradale e hanno chiesto i soldi alla vittima ma sono stati bloccati dai carabinieri. I militari della Sezione Operativa di Ostia, nel corso di un servizio finalizzato al controllo della circolazione stradale, hanno arrestato due trentenni romani, appartenenti ad una nota famiglia di nomadi di origini campane, e un cittadino cileno di 46 anni, per il reato di “tentata estorsione” in danno di un automobilista.


La vittima, un cittadino cinese di 50 anni, nel tardo pomeriggio di ieri, era alla guida della propria autovettura sul Grande Raccordo Anulare, altezza uscita Via del Mare, quando è stato affiancato da un’altra auto con a bordo i tre delinquenti che l’hanno costretto ad arrestare la marcia e fermarsi a bordo della carreggiata. I tre, scesi dalla macchina, lo hanno subito falsamente accusato di aver urtato la loro auto, provocando dei danni alla carrozzeria; uno di loro, nel frattempo, graffiava con della carta vetrata la parte anteriore del veicolo dell’ignara vittima, con lo scopo di avvalorare l’ipotesi del sinistro stradale.

Al malcapitato, è stato poi proposto di risolvere l’episodio con il risarcimento di 50 euro in contante, al fine di evitargli conseguenze ben più gravi.Lo sventurato, intimorito dall’aggressività dei tre uomini, stava per cedere al ricatto dei tre quando è transitata da lì una “gazzella” dei Carabinieri che si è fermata pensando di dover prestare soccorso a quelli che sembravano automobilisti in panne e invece hanno scoperto il tentativo di estorsione. I militari hanno ascoltato la storia da parte della vittima e hanno immediatamente intuito come erano andati realmente i fatti e per i tre uomini sono subito scattate le manette. Gli arrestati, di cui i due italiani già ampiamente noti per fatti analoghi, pertanto, sono stati condotti in caserma e trattenuti presso le camere di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero