Truffa dell'orologio rotto a Roma, arrestato Alfonso Bevilacqua: fermato mentre prendeva 120 euro da un automobilista

In via Virginio Orsini in Prati, a pochi passi dal lungotevere, venerdì alle 10 di mattina mentre camminava a piedi per i vicoli ha fatto finta di essere urtato da una donna a bordo di un'auto

Truffa dell'orologio rotto a Roma, arrestato Alfonso Bevilacqua: fermato mentre prendeva 120 euro da un automobilista
Ancora un colpo dei Bevilacqua, i clan di nomadi italiani stanziali...

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Ancora un colpo dei Bevilacqua, i clan di nomadi italiani stanziali (così come gli Spada e i Casamonica) specializzati nelle truffe. Questa volta l'autore è Alfonso, rampollo 25 enne che ha tentato di mettere a segno una variante della "truffa dello specchietto". In via Virginio Orsini in Prati, a pochi passi dal lungotevere, venerdì alle 10 di mattina mentre camminava a piedi per i vicoli ha fatto finta di essere urtato da una donna a bordo di un'auto: «Signo' , ma come guida? Non ha visto che mi ha rotto l'orologio?». Il giovane ha cercato di convincere con modi decisamente pressanti la donna alla guida a fermarsi. «Quest'orologio vale almeno mille euro, me dia 120 e stiamo a posto». La scena, però, non è passata inosservata a una pattuglia di poliziotti del commissariato Borgo che stavano transitando in zona e hanno riconosciuto il volto "noto" del ragazzo decidendo di intervenire. Bevilacqua ha tentato di opporsi e di scappare via. Ma non ci è riuscito. Ha sferrato anche qualche calcione nella speranza di allontanare gli agenti, ma invano. Il 25enne è stato così arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per truffa e tentata estorsione finendo dietro le sbarre. In tasca aveva ancora il sasso con cui ha simulato l'urto dell'auto. La sua dimora? Un accampamento nei pressi del cimitero acattolico tra l'Ostiense e Testaccio.

I PRECEDENTI

I Bevilacqua sono specialisti nelle truffe, alcuni originari di Napoli. Monteverde, Prati, Trionfale le zone in cui colpiscono di più. Nel febbraio del 2018 Leonardo Bevilacqua, boxeur professionista, fu intercettato sulla Gianicolense mentre in auto con un altro complice stava tentando la truffa dello specchietto (si simula un finto incidente chiedendo soldi per riparare il danno). I due tentarono addirittura di corrompere i militari con una mazzetta da 700 euro, ma vennero arrestati per truffa e istigazione alla corruzione. Un mese dopo durante l'inseguimento di altri Bevilacqua un militare, che rischiava di essere investito, sparò in via Ozanam per fermarli, colpendo di striscio dei passanti. Al volante della Mini c'era Orlando Bevilacqua, una sfilza di precedenti, accanto a lui ancora una volta Leonardo.
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Il Messaggero