Roma, la truffa del finto nipote. «Servono 30mila euro»: anziana ne consegna 9mila ma il figlio scopre tutto

La donna aveva consegnato il denaro pensando che il parente fosse in pericolo: decisive le telecamere

Roma, la truffa del finto del nipote. «Servono 30mila euro»: anziana ne consegna 9mila ma il figlio scopre tutto
A sventare la truffa del finto nipote è stato il figlio della vittima che era solito accertarsi delle condizioni dell'anziana madre dalle telecamere installate in casa...

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A sventare la truffa del finto nipote è stato il figlio della vittima che era solito accertarsi delle condizioni dell'anziana madre dalle telecamere installate in casa e collegate al suo cellulare. Una precauzione che ha consentito di far sfumare il colpo e di far arrestato il malvivente che aveva appena intascato 9mila euro. Gli agenti di commissariato di Primavalle con i poliziotti della squadra Mobile, stanno ora procedendo con le indagini: gli investigatori hanno sequestrato il cellulare del truffatore e stanno analizzando i tabulati per ricostruire contatti e collegamenti. Ma soprattutto, stanno incrociando i dati di altre denunce di cui è ora sospettato.


LA DINAMICA
Per raggirare l'anziana, una vedova di 88 anni residente a Primavalle, il truffatore l'ha contatta al telefono fingendosi amico del nipote in difficoltà chiedendo 30 mila euro. Durante la conversazione, per convincere la vittima a cedere la somma di denaro, ha più volte ribadito che il ragazzo si trovava in «grosse difficoltà». Tanto è stato sufficiente alla vittima per raccogliere il denaro che aveva in casa, circa 9mila euro. Mentre erano ancora impegnati nella conversazione telefonica, il bandito ha citofonato in casa. Cogliendo così l'anziana in stato di agitazione di sorpresa, con i soldi pronti a essere consegnati. Una volta dentro, un'altra bugia: ha finto di parlare con il nipote che chiedeva di essere aiutato.

 

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Un colpo pulito e andato a segno. Invece il figlio già da alcuni minuti stava controllando le immagini delle telecamere interne. Il figlio dell'anziana ha così fatto scattare l'allarme. Non appena ha notato la presenza dello sconosciuto in casa e gli strani movimenti della mamma, è corso in suo aiuto allertando le forze dell'ordine: «C'è un estraneo in casa di mia madre - ha detto ai poliziotti - è molto anziana e sta consegnando dei soldi a un estraneo. Le telecamere dell'appartamento stanno registrando tutto». Appena arrivato a casa, ha dunque sorpreso il truffatore con i soldi intascati insieme alla madre, preoccupata e in agitazione per le notizie (finte) ricevute sul nipote.
Il malvivente alla vista del parente ha reagito: nel tentativo di cercare una via di fuga, li ha spinti a terra.
IL BLITZ
Una fuga durata appena qualche minuto. Perché i poliziotti, appena allertati, sono intervenuti in soccorso dell'anziana e del figlio. I due sono stati trasportati in ospedale: l'88enne nella caduta ha riportato una ferita alla testa. Medicata è stata poi dimessa in discrete condizioni di salute. Il figlio invece nela caduta ha riportato solo una lieve contusione.
Mentre i poliziotti dopo una breve ricerca hanno trovato, bloccato e arrestato il fuggitivo. Dai primi controlli i poliziotti hanno accertato che si stratta di un 41enne residente in Campania. Contro il truffatore non ci sono solo i soldi recuperati e riconsegnati alle vittime.

 

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Ma anche le immagini registrate dagli occhi elettronici che hanno ripreso l'intera scena e tutte le fasi della truffa. «Quando ho visto mia mamma agitata aggirarsi per la casa e prendere i soldi che teniamo per le emergenze ho capito subito che la stavano raggirando. In alcuni fotogrammi era al cellulare e a quel punto ho chiesto aiuto» ha spiegato il figlio agli investigatori che ha poi precisato: «Ho installato le telecamere alcuni mesi fa perché mia mamma è molto anziana e vive da sola. Temevo che potesse essere colta da un malore o cadere in casa, con le immagini collegate al mio cellulare ero molto più tranquillo. Non pensavo però che sarebbero state utili anche per sventare una truffa». Le registrazioni sono dunque state consegnate ai poliziotti del distretto Primavalle.
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Il Messaggero