Truffa del falso incidente a Roma: «Sono un maresciallo, suo figlio ha investito una donna», così rubano i soldi agli anziani

Il colpo (fallito) tre giorni fa a Formello, la vittima un’anziana signora di 88 anni. Ecco cosa è successo

Il trucco c’è e non cambia affatto: arriva improvvisamente una telefonata di un finto maresciallo dei carabinieri che informa il malcapitato di turno...

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Il trucco c’è e non cambia affatto: arriva improvvisamente una telefonata di un finto maresciallo dei carabinieri che informa il malcapitato di turno dell’arresto o di un incidente accaduto a un congiunto. E per la chiusura del sinistro e le spese processuali occorrono soldi. Oppure oro e gioielli per il pagamento della "cauzione". La vittima, in preda alla disperazione, cade nel tranello del truffatore accompagnato da un altro malvivente nei panni di un sedicente avvocato. Ma c’è chi invece riesce a fiutare l’inganno e a smontare il colpo. Come è accaduto a una signora di 88 anni nella sua abitazione a Formello. «Mia nonna - racconta a “Il Messaggero” il nipote Gianluigi - era sola in casa. Quando è arrivata mia zia l’ha trovata seduta, sul letto, in lacrime e in uno stato di forte agitazione mentre contava i soldi della pensione».

 

Cosa è successo

L’ennesima truffa è andata in scena tre giorni fa in una casa fuori Roma: una signora ha raccontato di avere ricevuto una telefonata in cui un uomo - che si è presentato come maresciallo dei carabinieri - le ha riferito che suo figlio era passato con il rosso causando di fatto un incidente stradale. Nello scontro era rimasta ferita un'altra persona. Dall’altra parte della cornetta, un secondo malfattore, un finto avvocato che ha ulteriormente terrorizzato l’anziana mettendola in guardia. «Le hanno chiesto quanti soldi avesse in casa - ricorda ancora Gianluigi - e di prepararli tutti. Nel giro di poco tempo sarebbero passati a prelevarli». E se non avesse consegnato tutto il denaro che aveva in casa, il figlio sarebbe finito in carcere. «E’ arrivata mia zia e l’ha trovata in uno stato di choc intenta a raccogliere più contanti possibili - aggiunge il giovane - ma l’abbiamo tranquillizzata: quella era una truffa». Un secondo colpo sfumato perché la stessa signora era stata vittima del medesimo raggiro un anno fa. «Ci siamo spaventati tutti - osserva Gianluigi - mia nonna respirava a fatica e avevamo intenzione di chiamare i soccorsi. Poi piano piano si è ripresa anche se ogni tanto ripensa all'episodio e le viene da piangere».

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Il Messaggero