Tridente, la protesta degli scooteristi: «No alla pedonalizzazione»

Tridente, la protesta degli scooteristi: «No alla pedonalizzazione»
«No motorino no party», «meglio il motorino che Marino», una petizione online che ha già raccolto 3mila firme e poi lo striscione «Marino ti è chiaro? Roma città degli...

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«No motorino no party», «meglio il motorino che Marino», una petizione online che ha già raccolto 3mila firme e poi lo striscione «Marino ti è chiaro? Roma città degli scooter».




Eccola l’onda roboante della protesta anti-pedonalizzazione del Tridente che oggi pomeriggio ha invaso le strade del centro.



A meno di 24 dall'avvio della semi-pedonalizzazione che, dopo le auto, chiuderà anche alle due ruote questa parte di Centro storico che va da piazza del Popolo a via del Tritone, è sceso in strada il popolo degli scooteristi romani.



Oltre duecento centauri si sono dati appuntamento a piazza Augusto Imperatore e hanno sfilato in corteo tentando di salire fino in Campidoglio, ma sono stati fermati dai vigili non appena imboccata la rampa che da piazza Venezia porta a Palazzo Senatorio. «I parcheggi non sono sufficienti - dicono i manifestanti - e con lo scooter si spostano soprattutto camerieri, commessi e impiegati dei negozi. Da domani come faranno?».



Traffico in tilt, autobus bloccati dalla torma dei motorinisti che hanno attaccato ai vetri e alle porte dei mezzi pubblici una serie di cartelli contro la pedonalizzazione. Il segno di un malcontento diffuso tra chi è abituato a spostarsi sulle due ruote.



In Centro infatti il 43% degli spostamenti è rappresentato dalle moto. Secondo i calcoli dell'Agenzia per la Mobilità del Campidoglio nelle ore di punta si superano i 23mila spostamenti sulle due ruote all'interno delle Mura Aureliane. E quella del Tridente viene considerata come un'area strategica.



Soprattutto per i negozianti, che hanno già annunciato una class action contro il nuovo piano della viabilità. «Ci sentiamo danneggiati», spiega Gianni Battistoni, presidente dell'Associazione di via Condotti. «Sia come esercenti che come cittadini. Con questa manovra il cuore di Roma rischia di trasformarsi in una vetrina solo per i turisti».



Altri puntano il dito sull'impennata di smog che si registrerà nelle vie limitrofe al Tridente semi-pedonalizzato. «Tutto il traffico si riverserà nelle strade intorno al Tridentino», attacca David Sermoneta, dell'Associazione di via Frattina. «Anzichè rendere il Centro più vivibile questa misura rischia di produrre l'effetto contrario».



L'assessore alla Mobilità, Guido Improta, però rimanda al mittente le critiche, smentendo i «disastri» e sottolineando che «questa disciplina è già in vigore dal 2002 ma non è mai stata applicata». Da domani, comunque, oltre all'info-point a piazza di Spagna, ne arriverà un altro a largo Goldoni, a due passi dalla domus di Augusto, per aiutare chi deve aggiornare o sostituire il proprio pass per il centro storico.



Per l'ex sindaco Gianni Alemanno invece «la manifestazione di oggi dimostra che i romani sono stufi di un'amministrazione che si preoccupa solo di vessare i cittadini con le tasse e automobilisti e motociclisti con divieti e aumenti di tariffe».



Pedonalizzazione bocciata anche da Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio: «A Roma le due ruote non sono un lusso, ma una necessità. Non è accettabile che chi usa il motorino, non certo per scelta ma per mancanza di alternative, venga osteggiato e penalizzato».
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Il Messaggero