Roma-Viterbo, urina sui sedili del treno: foto-denuncia dei pendolari su Facebook e Twitter

Roma-Viterbo, urina sui sedili del treno: foto-denuncia dei pendolari su Facebook e Twitter
ROMA - Acqua o urina sul sedile del treno Roma-Viterbo? Se lo chiedono i pendolari della tratta Fs frequentatissima non solo dai viterbesi, ma anche dai romani della provincia e...

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ROMA - Acqua o urina sul sedile del treno Roma-Viterbo? Se lo chiedono i pendolari della tratta Fs frequentatissima non solo dai viterbesi, ma anche dai romani della provincia e delle zone Nord di Giustiniana e La Storta, fino a Cesano e Manziana.




La domanda è rimbalzata sui social network venerdì pomeriggio; ormai i pendolari sono velocissimi a rendere informazioni sullo stato del servizio di bus e treni in presa diretta attraverso Facebook o twitter. Le risposte al post di una viaggiatrice non sono mancate, con esclamazioni del tipo: "O mio Dio!". In passato sui bus Atac o sui treni della rete regionale sono state pubblicate online immagini di sedili e finestrini completamente imbrattati, sporcizia ovunque, anche altri escrementi umani.



Non basta. Convogli stracolmi, corse che saltano o tardano mandano su tutte le furie e rendono la vita impossibile a centinaia di migliaia di romani. Giovedì mattina proprio nell'ora di punta, dalle 6 alle 8,20 del mattino i treni hanno accumulato ritardi di mezz'ora per un guasto ai binari in direzione Viterbo tra le stazioni di San Pietro e Monte Mario.



E' di oggi la notizia che Rfi (Rete ferroviaria italiana, la società che si occupa delle infrastrutture) in virtù di un’intesa firmata fra il ministero dell’Economia e la Banca d’investimenti europea riceverà a breve quasi un miliarso di euro.



Soldi che il Codici, il Centro per i diritti del cittadino dovrebbero essere destinati proprio a migliorare la vita dei pendolari. "Il finanziamento, secondo la nota ufficiale di Via XX settembre - spiega Ivano Giacomelli Segretario Nazionale Codici - sarà destinato all’ammodernamento della rete ferroviaria dal Nord al Sud del Paese nelle tratte regionali e locali. Chiediamo all’amministratore delegato di Fs Italiane, Michele Mario Elia e a quello di Rfi, Maurizio Gentile, di impegnarsi ora per offrire maggiori servizi ai pendolari che sfruttano le tratte e ridurre soprattutto i costi che in varie parti d’Italia, vedi il Lazio, hanno visto negli ultimi anni una maggiorazione di almeno il 20% a fronte di un abbassamento degli standard di pulizia e regolarità". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero