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Dai coltelli alle mazze da baseball fino ai calci contro un inerme clochard ubriaco. Risse tra bande di giovanissimi che si riconoscono dalla "divisa" (vestono di nero o di bianco), alcol venduto ai minorenni, accoltellamenti, ma anche sfide a colpi di cocci di bottiglia e testate. I frame che raccontano le notti della malamovida a Trastevere segnalano sempre di più una situazione fuori controllo, nonostante i controlli da parte delle forze dell'ordine siano stati intensificati da tempo ormai. Violenze sempre più folli, fine a se stesse, che denunciano un disagio e un degrado inarrestabili. Tanto che molti residenti decidono di trasferirsi in altri quartieri, stanchi delle risse e del caos. L'ultima aggressione è avvenuta alle 3,30, nella notte tra venerdì e sabato, nella centralissima piazza Trilussa, già teatro di violenze.
LA PAURA
La vittima, stavolta, è un turista italiano di 26 anni che stava trascorrendo come tanti altri giovani il venerdì sera nell'antico rione che sembra però essere sempre di più in mano a bande di violenti che non hanno nulla da perdere. Dalla serata con gli amici in Centro, nella tanto amata Capitale, al viaggio in ambulanza fino all'ospedale. Dai brindisi, ai sampietrini intrisi di sangue. Perché ormai tutto può accadere a Trastevere. Anche che una semplice risposta alla richiesta di droga scateni prima una lite, poi la violenza a suon di mazza da baseball.
LE INDAGINI
«Hai droga da vendere?».
I PRECEDENTI
Secondo gli abitanti i luoghi più a rischio sono piazza Trilussa, ma anche piazza San Cosimato e vicolo del Bologna dove, a novembre ad esempio, un ragazzo di 21 anni venne selvaggiamente picchiato da tre giovani a colpi di testate e lanci di bottiglie di vetro. Sempre a novembre fu un ventenne a essere ferito con una coltellata allo stomaco. A ottobre poi, proprio a piazza Trilussa, l'orribile scena dell'aggressione a un clochard ubriaco finita in un video. L'uomo, visibilmente alterato, è stato preso più volte a calci in faccia da un branco di ragazzini che trasformarono la piazza in un ring. «Siamo stanchi delle violenze - commentavano anche ieri i residenti - il nostro rione è praticamente invivibile durante i week end: non c'è sera in cui non ci siano schiamazzi, ma anche risse». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero