Liceo Cavour Roma, lo studente trans e il compito rifiutato: «Io umiliato, si vada fino in fondo»

L'ufficio scolastico regionale ha chiesto una relazione alla preside, domani convocata l'assemblea d'istituto

Liceo Cavour Roma, lo studente trans e il compito rifiutato: «Io umiliato, si vada fino in fondo»
L’Ufficio regionale scolastico ha già attivato la procedura di controllo chiedendo una relazione di quanto accaduto in classe. Mentre la rete di solidarietà...

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L’Ufficio regionale scolastico ha già attivato la procedura di controllo chiedendo una relazione di quanto accaduto in classe. Mentre la rete di solidarietà del liceo scientifico Cavour si stringe sempre di più intorno al compagno di classe a cui il professore ha rifiutato di applicare la carriera «Alias», ovvero la possibilità di avere un’identità differente rispetto a quella anagrafica (come previsto dall’articolo 4 del regolamento d’istituto approvato lo scorso anno). 

 

Roma, prof del liceo Cavour rifiuta compito di uno studente trans: «Sei una donna non un uomo»


LA REAZIONE 
«Mi sento umiliato per quanto avvenuto ma non mi aspettavo la forte risposta di sensibilità da parte dei compagni e anche della scuola. Ora però il docente che mi ha negato quello che la scuola stessa riconosce come diritto, dovrà assumersi le sue responsabilità». Così ha commentato ieri il ragazzo finito al centro della spinosa questione. La polemica è scoppiata la mattina dell’8 novembre quando il docente ha cancellato la firma annullando il compito dello studente perché considerata un errore: non corrisponde al genere riportato sulla carta d’identità. Il prorf avrebbe anche infierito: «Davanti a me non ho un uomo, ho una donna». L’episodio è stato raccontato di chat in chat fino alla pagina Instagram del liceo sollevando polemiche e proteste. 

 


I PROVVEDIMENTI 


Sulla questione ieri è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara: «Il Ministero - ha precisato - sostiene tutte le opportune verifiche che riterranno di mettere in campo il dirigente scolastico e l’Ufficio Scolastico Regionale, per appurare se si sia in presenza di un caso di discriminazione. La scuola è il luogo per eccellenza deputato allo sviluppo e alla realizzazione della persona umana e non può ovviamente ammettere al proprio interno alcuna forma di discriminazione». Non si ferma intanto l’onda di solidarietà degli studenti del liceo romano: sabato 12 novembre, si terrà un’assemblea straordinaria degli studenti «per sensibilizzare sul tema e far sì che non accadano più episodi del genere», hanno spiegato. Ma l’obiettivo della rete degli studenti ora è quello di allargare l’applicazione della carriera Alias anche alle altre scuole. Al momento infatti, il Cavour è la sola ad averlo richiesto e applicato: «Quello che è accaduto al nostro compagno deve essere anche un’occasione per affrontare e risolvere la questione di genere nelle scuole» aggiunge Chiara rappresentante del comitato studentesco: «Il problema è molto più ampio e sono tanti i ragazzi gender coinvolti. I compagni di scuola sono al loro fianco ora però servono le istituzioni». 
 

 

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Il Messaggero