Sul tram in via Nazionale il faro di Città Metropolitana. Pascucci: «Critiche legittime»

«Sono pronto a ricevere in audizione tutte le parti contrarie a quest’opera»

Sul tram in via Nazionale il faro di Città Metropolitana. Pascucci: «Critiche legittime»
Il progetto del nuovo tram Termini-Vaticano-Aurelio arriva anche in Città Metropolitana, la ex Provincia di Roma. «Dopo aver letto il dossier del...

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Il progetto del nuovo tram Termini-Vaticano-Aurelio arriva anche in Città Metropolitana, la ex Provincia di Roma. «Dopo aver letto il dossier del Termini-Vaticano-Aurelio, credo che sia necessario approfondire tutte le criticità che sono emerse e aprire un tavolo di confronto», dice Alessio Pascucci, ex sindaco di Cerveteri, consigliere comunale a Ladispoli e presidente della Commissione Attività produttive e cultura della Città Metropolitana nel gruppo “Le città della metropoli”. 

L’OPERA

L’ennesima bocciatura - questa di peso politico visto che Pascucci, leader di Italia in Comune, è politicamente più che vicino ai Verdi di Angelo Bonelli, Filiberto Zaratti e Ferdinando Bonessio, per i quali è stato candidato alle scorse regionali - è diretta al progetto del Comune, spinto dalla lobby pro tram e dal suo contorno di pseudo ambientalisti cari a un certo humus di sinistra, di creare una nuova tranvia da Termini con il capolinea sotto Palazzo Massimo sede della Soprintendenza di Stato, a piazza Risorgimento al Vaticano e a piazza Giureconsulti all’Aurelio, la Tva appunto. Il costo totale ad oggi preventivato, ed è nota la grande accuratezza delle previsioni del Campidoglio sulle spese, arriva a sfiorare i 300 milioni di euro: 120 sono a carico dei fondi Pnrr e gli altri li mette lo Stato tramite stanziamenti “accantonati” dal ministero dei Trasporti. Sempre nelle previsioni del Comune i lavori dovrebbero iniziare nell’aprile 2024 e concludersi a primavera 2028, dopo 47 mesi e con un anno di sospensione del cantiere durante il Giubileo. Ma è lo stesso Campidoglio che pensava bastassero 6 mesi per i lavori sui binari del tram 8 mentre, alla fine, ce ne sono voluti 15.

I CONTRARI

Residenti, commercianti e albergatori sono contrari all’opera. Ma lo sono molte personalità, provenienti anche dal mondo della sinistra e dell’ambientalismo: l’ex sindaco Francesco Rutelli, l’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Veltroni, Roberto Morassut; l’ex consigliere comunale e deputato del Verdi e di Sel e storico esponente dell’ambientalismo romano, Paolo Cento; don Elio Lops, parroco della Basilica di San Vitale e padre Claudio Pera, rettore della Chiesa del Gesù. Contrari anche una lunghissima sfilza di tecnici: l’ex prefetto di Roma, Emilio Del Mese; l’ex direttore della Mobilità di Regione Lazio e del Comune, Alessandro D’Armini; l’ex comandante generale dei vigili urbani di Roma, Antonio Di Maggio, e l’ex vicecomandante del Gruppo Centro Storico della polizia locale, Gianfranco Barba; l’ex comandante dei vigili del fuoco di Roma e provincia, Luigi Abete; il presidente nazionale del Sis 118, Mario Balzanelli; il segretario regionale della Società dei Medici d’Urgenza (Simeu), Giulio Maria Ricciuto; il segretario generale del Sindacato Medici italiani, Paola Onotri; storici, archeologi e docenti di varie discipline di ingegneria in diversi atenei d’Italia, membri del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Contrario anche il mondo dell’associazionismo: ciclisti, motociclisti, utenti del trasporto pubblico, ambientalisti (veri). E dei sindacati: no da quelli di polizia di Stato e pompieri, vigili urbani e taxi, operatori del 118. 

LE CRITICITÀ 

Fra le criticità, spiccano quelle legate all’«altissimo rischio» cui sarebbero esposti i palazzi monumentali, le aree archeologiche e le chiese rinascimentali del centro ma anche il commercio strangolato dalla totale assenza nella progettazione di aree per il carico e scarico delle merci, la salita e discesa degli ospiti degli hotel da taxi e ncc e la sicurezza per gli operatori Ama durante la raccolta dei rifiuti. Spiega ancora Pascucci: «Come Città Metropolitana non abbiamo potere di intervento diretto ma come presidente della Commissione con competenze su cultura e attività produttive, sono a disposizione per ricevere in audizione i soggetti interessati in modo da approfondire tutti gli aspetti, sia quelli relativi alle tematiche sui beni culturali, sia quelli sulle problematiche relative al commercio».

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Il Messaggero