Roma, «al Flaminio danni alle case per il tram 2»: palazzi con le crepe a rischio crolli, esposto al pm

All'origine del verbale registrato alla stazione dei carabinieri di via Mentana c'è la condizione del palazzo di via Flaminia 48

Roma, «al Flaminio danni alle case per il tram 2»: palazzi con le crepe a rischio crolli, esposto al pm
Parafrasando il titolo di un vecchio film che prese l'Oscar negli anni Cinquanta, a Roma il tram non si chiama desiderio ma inferno. Così è per i residenti di...

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Parafrasando il titolo di un vecchio film che prese l'Oscar negli anni Cinquanta, a Roma il tram non si chiama desiderio ma inferno. Così è per i residenti di via Flaminia che sono arrivati fino alla presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per chiedere di indagare in merito alle crepe che da tempo hanno nel palazzo. Una situazione che definiscono «intollerabile». All'origine del verbale registrato alla stazione dei carabinieri di via Mentana c'è la condizione del palazzo di via Flaminia 48: lì ci sono crepe che fanno pensare a danni causati dal passaggio continuo (in gergo, lo sferragliamento), del tram 2 che collega piazzale Flaminio con piazza Mancini. In pratica i residenti si trovano ad avere terremoti in casa ogni volta che il mezzo passa e che tornerà da martedì, con la ripresa del servizio dopo lo stop per alcuni lavori al binario sotto il cavalcavia ferroviario di via Prenestina, all'altezza di viale Labicano.

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IL RUMORE

«Le rotaie sono molto rumorose: le vibrazioni non sono attutite da appositi supporti di plastica o comunque il catrame su cui sono incanalati i binari è completamente eroso - dicono i residenti nell'esposto - Nonostante l'invio di varie diffide la situazione non è mutata e le nostre abitazioni o uffici o negozi subiscono ogni giorno centinaia di terremoti dovuti dalle vibrazioni, con grave danno per i nostri immobili e per la nostra salute». I residenti chiedono alla Procura della Repubblica di indagare per verificare «il rispetto delle normative» sui passaggi del tram 2 e di procedere «prima che intervengano crolli». Il palazzo di via Flaminia 48 è solo uno dei tanti che ha crepe al suo interno e le proteste dei comitati di quartiere si sono moltiplicate negli ultimi mesi: per il pericolo e per il rumore.

«Tantissimi qui si lamentano, il condominio credo debba fare una perizia per le crepe», dice Roberto Tomei, primo firmatario dell'esposto e che vive al terzo piano. Lui è tra quelli più inviperiti perché vive proprio lì, di fronte al suo incubo: il tram numero 2. «Il caos lo sentiamo già alle prime ore dell'alba: mi alzo sempre presto anche per colpa del tram. E i mezzi corrono, superano i limiti di velocità e sono un pericolo». Nell'androne del palazzo e lungo le scale ci sono diverse crepe, abbastanza lunghe, che «mettono paura». Non sono tutte nella stessa parte, e tra i residenti cova il dubbio che possano minare alla staticità dell'intero immobile, un palazzotto signorile a pochi passi da piazza del Popolo. Qualcuno ipotizza che con i palazzi danneggiati dal tram, anche il passaggio della metro A possa rappresentare un rischio. Al pianterreno del palazzo di via Flaminia 48 c'è il bar Lavi. È una tavola calda e gelateria. Lì lavora Matteo Palumbo. E lui è tra i cittadini esasperati. «Per colpa del tram sono costretto a pulire almeno tre volte in più per la sporcizia che solleva - racconta - è un disservizio enorme. Soprattutto in estate è sempre sporco perché il mezzo sferraglia. Siamo inondati di polveri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero