Torvaianica, chiama il 112 ma poi ci ripensa: aveva marijuana in casa

Torvaianica, chiama il 112, ma poi ci ripensa aveva marijuana in casa
Al culmine di una lite chiede aiuto ai carabinieri, ma poi ci ripensa e annulla l’intervento perché in casa c’è una serra di marijuana. La strana...

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Al culmine di una lite chiede aiuto ai carabinieri, ma poi ci ripensa e annulla l’intervento perché in casa c’è una serra di marijuana. La strana telefonata è arrivata al 112 domenica pomeriggio. A chiamare è stato un ragazzo di 20 anni che era in casa dell’amico coetaneo a Torvaianica. I due iniziano a discutere animatamente, l’ospite si impaurisce e teme che la lite possa degenerare. Così compone il 112 chiedendo l’intervento dei militari. Fornisce l’indirizzo dell’appartamento, poi l’amico gli fa notare che in casa c’è della droga e gli consiglia di annullare la richiesta. «Guardi ci ho ripensato. Non serve più, in fondo non è successo nulla di grave. Grazie lo stesso», avrebbe detto il giovane al carabiniere della centrale operativa che aveva preso la telefonata.

Il militare però si insospettisce, pensa che il ragazzo stia nascondendo qualcosa e decide così di mandare una pattuglia dei colleghi di Torvaianica a verificare. Quando gli investigatori entrano nell’abitazione si rendono conto che effettivamente poco prima i due coetanei avevano avuto una discussione, ma soprattutto scoprono, nascoste in modo maldestro sotto un telo, tre grosse piante di marijuana alte circa un metro e settanta. Scatta immediatamente la perquisizione in tutto l’appartamento e saltano fuori anche 192 grammi dello stesso stupefacente già essiccati. «Le piante e il resto della droga sono mie. I ragazzi non c’entrano nulla», si sarebbe autodenunciata la madre del ragazzo, accollandosi la responsabilità. Per la donna, 45 anni, sono scattati gli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima.

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Il Messaggero