In classe ieri c'era solo Marco (nome di fantasia), perché i genitori dei piccoli della sezione B e i loro figli hanno paura di prendere altre botte. Ha dell'incredibile...
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«TORNANO IN LACRIME»
«Finché la preside non prende provvedimenti non li mandiamo più a scuola: hanno paura, tornano piangendo, alcuni hanno ricominciato con il pannolino. Il problema è che il ragazzino viene istigato dalla mamma, è lei che gli dice vai a colpire il figlio di quello o di quell'altro. Ha girato le scuole del quartiere, anche alla Corradi ha collezionato denunce: spintona, prende per il collo, tira quel che capita». Serve un sostegno, un supporto, alla famiglia, alla scuola, al bimbo, prima che accada qualcosa di più grave. Se il bambino se la prende soprattutto con i piccoli, la mamma pensa ai grandi: la maestra ha rimediato due pugni allo stomaco, è svenuta, sporto denuncia. Altri genitori dopo aver incassato testate e braccia rotte, sono andati dai carabinieri: si è scoperto che il compagno della donna, romeno, aveva tre procedimenti di custodia cautelare e pur latitante, era presente al consiglio di classe dove sono andati ad arrestarlo. Da allora la signora gira minacciando: «Io non ho più il marito, voi non avrete più i figli». «E noi bloccheremo la scuola, quella dice che va ad ammazzare i bambini». Intanto è saltata la festa di Carnevale, le aule sono deserte, qualcuno ha attivato Save the children. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero