Tor Sapienza, scoppia di nuovo la rivolta anti-immigrati: scontri e cariche, almeno 15 feriti

Tor Sapienza, scoppia di nuovo la rivolta anti-immigrati: scontri e cariche, almeno 15 feriti
Una polveriera. Ancora scontri fra i residenti di Tor Sapienza e le forze dell’ordine legati al centro di accoglienza per rifugiati politici in via di Giorgio Morandi. Verso le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una polveriera. Ancora scontri fra i residenti di Tor Sapienza e le forze dell’ordine legati al centro di accoglienza per rifugiati politici in via di Giorgio Morandi. Verso le 22.30 almeno duecento abitanti sono tornati in strada: lo stesso copione di ieri sera ma questa volta i toni sono stati ancora più accesi e violenti. La protesta e i disordini, dopo cariche della polizia, sono terminati poco prima della mezzanotte.






Sul posto si sono recati reparti della Celere che hanno cercato di contenere i manifestanti. Sono stati dati alle fiamme auto e cassonetti. Si è registrata una fitta sassaiola anche nei confronti degli agenti. Intanto si contano i feriti: da una prima stima una decina fra i poliziotti ma anche qualche manifestante è rimasto ferito. Un sasso ha anche colpito un cineoperatore. Un agente ha riportato la frattura di un braccio ed è stato portato da un'ambulanza al policlinico Casilino.



Al centro della protesta c'è il centro di accoglienza per rifugiati politici che occupa alcuni appartamenti dei palazzoni di via Giorgio Morandi. Una convivenza con i residenti che da tempo si è rivelata fragile e problematica. «Qui non c’è legalità - gridano i manifestanti -. Vogliamo le forze dell’ordine e deve essere spostato il centro di accoglienza». A destare le maggiori proteste è quella parte del centro destinato a persone che sono staccate dalla famiglia. «Qui arriva di tutto - si sfogano i residenti -. Nel centro ci sono anche i delinquenti. Sono aumentate le rapine e i furti».



Tre sere fa si sarebbe addirittura verificata una tentata violenza sessuale ma la notizia è ancora da accertare. Ma queste voci hanno fatto montare la protesta. Fra i manifestanti si è infiltrato qualche facinoroso che ha agito a volto coperto. La polizia ha sequestrato alcuni sampietrini. Sul posto anche la polizia scientifica.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero