Nuovo rinvio per Tor di Valle, il ponte per lo stadio pagato dallo Stato

L'area di Tor di Valle dove dovrebbe sorgere lo stadio
I dubbi attorno al progetto Tor di Valle sono ancora tanti e i tecnici chiamati a valutare questa controversa operazione calcistico-immobiliare prendono tempo. La conferenza dei...

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I dubbi attorno al progetto Tor di Valle sono ancora tanti e i tecnici chiamati a valutare questa controversa operazione calcistico-immobiliare prendono tempo. La conferenza dei servizi sul nuovo stadio della Roma si è riunita stamattina, ma dopo una seduta-fiume i vari enti hanno deciso di aggiornarsi alla prossima settimana, probabilmente martedì, quando dovrebbe essere formalizzata la decisione finale sul progetto.  Vanno però vagliate le tante prescrizioni contenute nei pareri spediti nelle ultime ore da Campidoglio, Regione Lazio, Città metropolitana e ministeri vari. I temi che hanno maggiormente impegnato i lavori fin dalla mattina sono due: la viabilità e il piano trasporti, a partire dal costo per potenziare la malandata Roma-Lido, la peggiore ferrovia d'Italia, che secondo il Comune dovrebbe portare metà dei tifosi all'impianto sportivo. Altro argomento affrontato in conferenza è stato il rischio inondazione dell'area dove dovrebbe essere costruito lo stadio e il gigantesco «Ecomostro» di negozi, uffici privati e alberghi.


Sul versante viabilità, il principale nodo da sciogliere è quello dei nuovi ponti da costruire per evitare che la circolazione in questo quadrante di Roma vada in tilt. Dopo il taglio parziale alle cubature-record del "Business park", deciso a febbraio, è rimasto senza coperture economiche il Ponte di Traiano, che nella prima versione del progetto era interamente a carico dei privati. Ora a pagarlo, a sorpresa, dovrebbe essere lo Stato. Anche se, come disse questa estate l'assessore all'Urbanistica del Campidoglio, Luca Montuori, si tratta di un'opera utile soltanto ai privati: «Servirebbe solo per lo stadio e per portare in auto al business park chi atterra a Fiumicino», ha dichiarato Montuori ad agosto. L'impegno dello Stato sarebbe stato assicurato dal ministro dello Sport, Luca Lotti, il quale avrebbe sentito via telefono il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, arrivando alla conclusione che il collegamento sarà realizzato con l'intervento dei due ministeri e quindi di fondi pubblici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero