Lazio, ospedali al completo: donna gravemente ustionata a Tivoli viene ricoverata a Genova

Lazio, ospedali al completo: donna gravemente ustionata a Tivoli viene ricoverata a Genova
Gravissimo incidente domestico lunedì sera alle porte di Tivoli, dove una donna di 48 anni che stava accendendo il fuoco è rimasta ustionata sul 40% del corpo in seguito a un...

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Gravissimo incidente domestico lunedì sera alle porte di Tivoli, dove una donna di 48 anni che stava accendendo il fuoco è rimasta ustionata sul 40% del corpo in seguito a un ritorno di fiamma che ha fatto esplodere la bottiglia di alcol che aveva in mano. La donna è finita ricoverata a Genova, trasportata d'urgenza da un aereo dell'aeronautica militare, dopo che il pronto soccorso dell'ospedale di Tivoli aveva contattato inutilmente le strutture più vicine, prive di posti disponibili.

L'incidente è avvenuto nel pieno centro di Marcellina, paesino di 7mila abitanti vicino a Tivoli. Una fatalità o, forse, una disattenzione: fatto sta che la bottiglia di alcol, raggiunta da una fiamma, è scoppiata ustionando la donna sul volto, sulle braccia e sul torace. Immediatamente i parenti l'hanno portata in auto all'ospedale più vicino, il San Giovanni Evangelista di Tivoli, dove è arrivata, dopo le 19, cosciente ma in preda a fortissimi dolori. I medici, vista la gravità della situazione - ustioni di secondo e terzo grado su oltre il 40% del corpo - hanno avviato le terapie necessarie con antibiotici, antidolorifici e medicazioni.
Un caso del genere, però, andava trattato in strutture specializzate, che in Italia si contano sulla dita di una mano. Infruttuoso il primo giro di telefonate: al Sant'Eugenio di Roma posti esauriti, al Cardarelli c'erano dei posti ma l'iter burocratico rischiava di essere troppo lungo. Solo l'ospedale San Pietro D'Avena di Genova aveva disponibilità per il ricovero, ma c'era il problema di come far arrivare rapidamente la donna in Liguria. Dopo altre telefonate, finalmente il 31° Stormo dell'aeronautica ha messo a disposizione un aereo a mezzanotte e mezza.
CARENZA DI POSTI
«Purtroppo il Sant'Eugenio non aveva posti letto - hanno spiegato dalla Regione - la struttura è il punto di riferimento per tutto il sud Italia e sabato c'erano stati due ricoveri (per l'esplosione a Rieti di una fabbrica di artifici pirotecnici). Per i grandi ustionati c'è bisogno di un reparto specializzato e succede spesso che avvengano questi trasferimenti».

«Non posso che complimentarmi con il personale del pronto soccorso del San Giovanni Evangelista - ha detto il direttore generale della Asl Roma G, Giuseppe Caroli - per come hanno curato la paziente e per il grande lavoro svolto nel trovarle un posto letto in un centro specializzato, organizzando in poco tempo il volo e i permessi necessari. Hanno operato in maniera eccellente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero