Sono stati individuati dagli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di Tivoli, diretto da Roberto Arneodo, i due rapinatori che, qualche giorno fa, armati di...
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Oltre che della somma in contanti, la vittima era stata “alleggerita” di un assegno bancario già compilato per un importo elevato, di un orologio da polso e di vari altri effetti personali. Determinante, per l’identificazione di uno dei due rapinatori, un vistoso tatuaggio che il giovane presenta sotto ad uno zigomo, e che ha permesso ai poliziotti di indirizzare le indagini su F.G., romano di 23 anni, da cui poi gli investigatori sono risaliti anche al complice, un sudamericano, anch’egli 23enne. Dopo la descrizione fornita dal rapinato, gli agenti hanno estrapolato varie immagini dalle telecamere presenti in zona, che hanno confermato le ipotesi investigative dei poliziotti.
Nel corso di una perquisizione effettuata presso una comunità terapeutica, dove F.G. al momento risiede, è stata recuperata parte della refurtiva, tra cui uno dei cellulari rapinati, il documento d’identità, al quale era stata già tolta la foto, una replica di una pistola Beretta del tutto simile a quella in uso alle forze dell’ordine, gli abiti indossati nel corso della rapina, oltre ad una modica quantità di hashish. Un’altra parte della refurtiva è stata invece rinvenuta in possesso del complice. Per F.G., pertanto, è scattato il fermo di indiziato di delitto, convalidato dall’autorità giudiziaria, mentre il sudamericano è stato denunciato per lo stesso reato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero