Il dispositivo diffuso ieri dal capo della Polizia Franco Gabrielli rischia di mettere ulteriormente sotto pressione prefettura e questura di Roma. Perché oltre a invitare...
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La prima prova sarà il concerto di Bruce Springsteen al circo Massimo, ma in teoria iniziative analoghe dovrebbero essere prese anche per qualunque altro assembramento di persone. Sul punto ieri, il prefetto Gabrielli si è preso anche una piccola, personale rinvincita, rispetto ad alcune iniziative prese quando guidava palazzo Valentini a Roma nei primi mesi del Giubileo. «Quando era prefetto di Roma, l'attuale capo della Polizia, Franco Gabrielli, chiuse via della Conciliazione per il Giubileo, una scelta che suscitò polemiche», ha sottolineato il ministro Alfano in conferenza stampa. La regola numero uno, hanno ripetuto entrambi, è dunque pedonalizzare completamente le zone con grande assembramento di folla (a Nizza è stato lasciato passare un furgone in mezzo alla folla inerme). E - ed è la parte più difficile - filtrare chi entra e chi esce, cercando di rallentare il flusso di arrivo.
ESERCITAZIONE A TERMINI
Una preoccupazione in più è dedicata alle zone «critiche» e in particolare aeroporti e stazioni. Due notti fa, quindi ventiquattrore prima dell'attentato a Nizza, gli uomini di carabinieri, polizia e forze speciali hanno partecipato ad una esercitazione alla stazione Termini, simulando un attentato terroristico. La stazione cittadina è considerata attualmente un luogo ancora a rischio. Se il prefiltraggio dei biglietti assicura la sicurezza attorno ai treni, l'ingresso nell'area degli utenti è disordinato e gli spazi sono stati via via ristretti quasi impedendo la circolazione.
AEROPORTI
Anche i due aeroporti della capitale sono osservati speciali. Tanto più che ieri a Ciampino è stato fermato un uomo che cercava di imbarcarsi su un volo in partenza dall'aeroporto di Ciampino per Bruxelles esibendo un passaporto falso. E' stato fermato e arrestato dai Carabinieri e ora il ventenne ghanese dovrà rispondere del reato per possesso di documenti di identificazione falsi. A prescindere dall'episodio, però, la preoccupazione per i transiti aeroportuali resta.
Come resta l'allerta sul Vaticano. Domenica scorsa, negli uffici di questura e comando provinciale dell'Arma era arrivato un allerta poi rivelatosi completamente infondato. Anche in questo caso, però, nonostante le verifiche abbiano confermato che la segnalazione non corrispondeva a minacce reali è stata confermata la sensazione che l'attenzione sulla capitale debba restare massima. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero