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«Siamo a Copenaghen e questo è il famoso termovalorizzatore». Dal suo profilo Instagram, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri pubblica un video dall’impianto di smaltimento dei rifiuti nella capitale danese. Quello con la pista da sci incorporata, il parco per bambini, il bar e tutte le attrazioni.
Gualtieri sottolinea in particolare due aspetti: la sicurezza, anche percepita, dell’impianto («più le case sono vicine, più costano») e il rapporto positivo dell’impianto con la città: «È un luogo di incontro per le persone, per le famiglie. Produce calore sia elettricità per case di Copenaghen», dichiara mentre scorrono le riprese dall’alto della struttura alternate a comitive di danesi e turisti che si rilassano sorseggiando una birra o inforcando gli sci. Nell’impianto di Santa Palomba non ci sarà la pista (come ad Amager Bakkema) ma una serra. Ma, al di là delle differenze, da novello “sindaco-influencer” Gualtieri sa che - più di tanti discorsi - è utile mostrare ai cittadini come funziona un termovalorizzatore già attivo e che costituisce un modello per quello in arrivo nel Lazio.
I DETTAGLI
Poi si passa ai dettagli tecnici sul funzionamento: «Tratta 600mila tonnellate, qualcosa di meno, quindi è la dimensione di quello di Roma», afferma Gualtieri, accompagnato all’interno dal direttore dell’impianto.
LA RISPOSTA
Infine, Gualtieri risponde anche a coloro che mettono in contraddizione il termovalorizzatore con la possibilità di avere una raccolta differenziata efficiente: «Qui si tratta solamente del residuo indifferenziato. Questo rifiuto, se non va al termovalorizzatore, va in discarica». E per questo «è la soluzione più amica dell’ambiente, più efficiente e più coerente con la raccolta differenziata».
Insomma, il sindaco ribadisce sul campo alcuni punti già espressi di recente da Consiglio di Stato e Tar, che hanno bocciato i ricorsi proposti contro l’impianto a Santa Palomba da alcune associazioni ambientaliste. Sentenze che sottolineano tra l’altro come la creazione di termovalorizzatore non sia in contrasto con la normativa europea (oltre che con gli obiettivi fissati per la raccolta differenziata). Via libera necessari per permettere di rispettare i tempi previsti per l’inaugurazione dell’impianto nel Lazio, prevista per il 2027. Quello danese è aperto invece dal 2017 e da allora costituisce anche una piccola attrazione turistica.
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