Aveva conosciuto un giovane nella zona della Stazione Termini, con il quale aveva scambiato qualche parola. Poi, dopo aver bevuto una birra, era caduta in uno stato di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo aver denunciato l’accaduto alla polizia, non le era restato altro che rassegnarsi alla perdita del cellulare, acquistandone, poco dopo, uno in sostituzione. Dopo aver configurato il nuovo apparecchio ed inserito il suo indirizzo mail, si era però accorta di alcune foto da lei mai scattate, che ritraevano proprio il giovane che aveva conosciuto in precedenza. Lo smartphone, infatti, era configurato in modo tale che le foto scattate venissero memorizzate sul «cloud», apparendo pertanto anche nel nuovo apparecchio. La giovane si è rivolta agli agenti del Commissariato Colombo, diretto da Ada Nitoglia, che hanno subito dato il via alle indagini. Visionando le foto sono riusciti, con un paziente lavoro investigativo, ad individuare lo stabile di fronte al quale il ragazzo si era scattato vari «selfie», ed a rilevarne l’indirizzo esatto, iniziando dei servizi di appostamento. Dopo due giorni il giovane, un minorenne tunisino, è stato individuato e bloccato.
Nel suo alloggio, nel corso del successivo controllo, è stato rinvenuto lo smartphone rapinato nonché 11 grammi circa di marijuana divisa in dosi, pronte per la vendita. Ulteriori accertamenti hanno evidenziato che il ragazzo era già stato indagato, nel febbraio scorso, per detenzione di stupefacenti al fine di spaccio. Questa volta, per lui è scattato l’arresto. Dovrà rispondere, oltre che della violazione della legge sugli stupefacenti, anche di rapina aggravata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero