Bivacchi a Termini, muri anti-clochard nel tunnel degli orrori

Intesa tra Comune, Rfi e Soprintendenza per la riqualificazione del sottovia Turbigo

Bivacchi a Termini, muri anti-clochard nel tunnel degli orrori
Un piano da 190 mila euro che prevede non solo la riqualificazione ma anche la messa in sicurezza del sottopasso Turbigo, la galleria-dormitorio della stazione Termini che collega...

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Un piano da 190 mila euro che prevede non solo la riqualificazione ma anche la messa in sicurezza del sottopasso Turbigo, la galleria-dormitorio della stazione Termini che collega via Marsala a via Giovanni Giolitti. Così è stato stabilito nella riunione tra Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), Campidoglio, Soprintendenza e vigili del Fuoco. Il disegno è stato dunque approvato: per impedire i bivacchi tra un pilone e l’altro, verranno installate delle lastre in travertino. In sostanza un doppio muro, in linea con la struttura, per limitare gli accampamenti. Ancora: verranno chiuse, con lo stesso sistema di muri in travertino, anche le finestre lungo il tunnel.


I TEMPI
Un piano di interventi partecipato con uno stanziamento molto costoso tra Rfi e Campidoglio per i circa 200 metri di collegamento tra via Marsala e via Giolitti. Al tavolo di lavoro hanno infatti partecipato Ornella Segnalini, assessora ai Lavori pubblici, Lorenza Bonaccorsi, presidente del I municipio, Daniela Porro, Soprintendente speciale di Roma con i responsabili dei vigili del Fuoco. 


Dopo l’approvazione della delibera di giunta, questa settimana, partirà l’iter dei cantieri. Al termine delle opere murarie il Campidoglio procederà anche con gli interventi di pulizia e di nuova illuminazione. Come stabilito, i lavori saranno a carico di Rfi per un totale di 140 mila euro. A carico del Comune saranno invece i 50 mila euro stanziati per le opere di illuminazione e pulizia. Fondi che sono stati già programmati. Un’accelerata nel piano di riqualificazione della galleria e della stazione Termini contro l’escalation di degrado che si è registrata negli ultimi mesi. Tanto che a più riprese i residenti della zona hanno richiesto interventi e bonifiche per il “tunnel degli orrori” abbandonato al degrado e all’immondizia. 


LA SICUREZZA
Con il piano di riqualificazione partirà anche quello della messa in sicurezza. L’obiettivo, con l’installazione dei muri in travertino tra i piloni, è di evitare nuovi bivacchi e accampamenti. Più volte, anche negli ultimi mesi, sono scattati sgomberi e bonifiche, ma poi i clochard e i senza fissa dimora sono sempre tornati a rifugiarsi fra le colonne in mezzo alle due carreggiate nonostante la presenza di dissuasori. E proprio sotto una delle arcate alcuni senzatetto hanno scoperto - lo scorso gennaio - il corpo senza vita di un indiano di 38 anni, poi identificato per Ravi Kumar. Sulla nuca aveva una profonda ferita, sul volto insanguinato anche qualche graffio.

Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso: l’ipotesi è che il 38enne sia stato ucciso al culmine di un’aggressione. Una rissa degenerata. Non un caso isolato nel tunnel, teatro di altre aggressioni, risse e rapine fra sbandati. In quello che è un passaggio fondamentale per i romani e per i turisti che ogni giorno percorrono i marciapiedi all’estremità delle due carreggiate. 
 

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Il Messaggero