Tutti i tassisti dovranno avere il Pos e accettare carta di credito e bancomat. Stop alle auto bianche che forniscono il servizio con delle utilitarie, chi cambierà la...
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Nelle modifiche al regolamento c’è un altro dato importante: viene rimossa dal testo tutta la parte che, fino ad oggi, riguardava le botticelle. Andrà riscritta, adeguandola anche al nuovo codice della strada e all’obiettivo di limitare la loro attività all’interno dei parchi e delle ville.
STOP UTILITARIE
Ripartiamo dalle caratteristiche del taxi, a partire dal tema del Pos che interessa non solo i romani ma anche i turisti. L’articolo 21 prevede che ogni auto bianche abbia la “macchinetta” ed «è obbligatorio accettare il pagamento della tariffa mediante moneta elettronica attraverso carte di credito, di debito o prepagate». Le auto dovranno avere un bagagliaio di almeno 360 litri. Va anche detto che ormai a Roma tra i 7.800 tassisti, a fronte di una piccola minoranza che continua a usare macchine vecchie e scomode, c’è stato un processo di rinnovamento che ha portato il 50-60 per cento a scegliere le auto ibride. Il tema della seconda guida che lavora non solo quando il tassista titolare della licenza è malato o impossibilitato per lunghi periodi, ma anche in periodi dell’anno in cui c’è esigenza di più taxi per strada, è quello che potrebbe provocare più divisioni nella categoria. Spiega l’assessore Linda Meleo: «C’è un confronto in corso, stiamo valutando bene come applicare questo cambiamento». Quanto mai necessaria la parte che inasprisce le sanzioni per i tassisti che non rispettano le regole e provano a raggirare i clienti, soprattutto quando sono turisti stranieri.
LICENZE
Il rilascio delle cento nuove licenze, anche se si parla di numeri ancora bassi, contribuirà comunque a rinnovare la categoria. Commenta Alessandro Genovese, di Ugl Taxi: «Speriamo in una rapida approvazione per poi affrontare l’adeguamento tariffario ormai fermo da 10 anni». Ma quella delle tariffe è tutta un’altra storia che troverebbe molte resistenze da parte dei romani.
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Il Messaggero