Tavolino selvaggio, l'inchiesta si allarga l'ombra del racket dietro le cooperative

Tavolino selvaggio, l'inchiesta si allarga l'ombra del racket dietro le cooperative
Una ramificazione societaria complessa, un classico gioco di scatole cinesi, una struttura costruita ad arte su un albero di prestanomi per rendere difficili le indagini degli...

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Una ramificazione societaria complessa, un classico gioco di scatole cinesi, una struttura costruita ad arte su un albero di prestanomi per rendere difficili le indagini degli investigatori e i collegamenti con i clan.


È quello che ci sarebbe dietro alcuni personaggi (soci e proprietari) di diversi locali del centro storico.



GLI INTERESSI

Ma dietro c'è anche altro: appalti e concessioni comunali. Alcuni di questi personaggi avrebbero stipulato contratti ancora in essere con i Servizi Sociali del Campidoglio per la gestione di centri di accoglienza per immigrati. Si tratta di realtà affidate a privati o cooperative i cui titolari sono persone, che secondo gli investigatori, sarebbero riconducibili o vicine a soggetti legati alla criminalità organizzata - camorra e 'ndrangheta - e che controllerebbero diversi locali attraverso dei prestanome. Perlopiù immigrati, dipendenti delle stesse attività commerciali.



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