Al grido di «venduti», decine di tassisti romani si sono presentati in un ristorante di piazza Sant'Ignazio a Roma perché avevano saputo di una cena che vedeva riuniti...
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I tassisti hanno lanciato all'indirizzo dei parlamentari dollari falsi accusandoli di voler «distruggere il servizio pubblico, quando il Tribunale di Milano ha giudicato per tre volte abusivo Uber». I giudici del capoluogo lombardo lo scorso giugno hanno disposto il blocco di 'Uber-pop', uno dei servizi messi a disposizione dalla app Uber, accogliendo il ricorso presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti per «concorrenza sleale». Uber permette a chiunque di fare il tassista senza licenza.
«Stranamente - spiega Alessandro Genovese dell'Ugl - sono stati depositati degli emendamenti da parte di diversi parlamentari che convergono su un testo molto simile, poco prima della chiusura della presentazione degli emendamenti sul ddl concorrenza. Pare proprio che dietro tutto questo ci sia una regia. La cena della general manager di Uber Arese Lucini con alcuni parlamentari della repubblica pare confermare questo sospetto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero