Roma, il Comune taglia gli stipendi: premi solo a chi li merita

Roma, il Comune taglia gli stipendi: premi solo a chi li merita
Il Campidoglio va avanti, forte del parere degli ispettori del Tesoro. Che avevano avvertito: il Comune non può distribuire premi a pioggia ai dipendenti senza legarli a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Campidoglio va avanti, forte del parere degli ispettori del Tesoro. Che avevano avvertito: il Comune non può distribuire premi a pioggia ai dipendenti senza legarli a obiettivi e risultati. Coerente dunque la decisione pur dolorosa della giunta Marino di frenare, in nome del rigore, il pagamento dei salari accessori, che saranno tagliati fin da maggio.




In fase di contrattazione, è la linea del Comune, saranno definiti gli obiettivi da raggiungere per dirigenti e impiegati e solo in quel caso versato il salario accessorio. Una strada obbligata per risanare i conti e dare una risposta al piano di rientro imposto all’amministrazione dal Salva Roma. Ma su questa linea, però, nella trattativa tra il vicesindaco Luigi Nieri e i sindacati si è registrata una frizione. Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione e minacciato lo sciopero.



LA CONTESA

Le ragioni? Le spiegano in un comunicato i segretari di Cgil Fp (Di Cola), Cisl Fp (Chierchia) e Uil Fpl (Bernardini): «L’amministrazione non è stata in grado di dare certezze sul pagamento del salario accessorio ai 24 mila dipendenti di Roma Capitale a partire dal prossimo mese». Va però ricordato che la relazione del Ministero dell’Economia, a cui si ispirano le misure del Campidoglio, ha giudicato irregolare l’uso che negli anni si è fatto a Roma dell’istituto del salario accessorio, ha segnalato il caso alla Corte dei Conti e ha ammonito: questi benefici economici non possono essere elargiti a pioggia come invece era prassi. Insomma, Marino vuole invertire la rotta e stare nel solco del Tesoro. I sindacati si dicono «disponibili ad affrontare le problematiche emerse dalla relazione del Mef».



Ma nei prossimi giorni in Comune si svolgeranno altre assemblee di lavoratori e, si annuncia, «in mancanza di risposte» verrà proclamato «lo sciopero di tutti i dipendenti». In Campidoglio hanno fatto anche i calcoli sull’impatto di questa nuova politica dei salari ispirata ai criteri indicati dal Tesoro: nelle casse del Comune potrebbero restare 6 milioni di euro. Dai banchi della maggioranza, il capogruppo Pd, Francesco D’Ausilio, commenta: «Era necessario modernizzare la macchina comunale».



I CONTI


Intanto Marino - assessore al Bilancio ad interim dopo l’addio di Daniela Morgante - deve completare la manovra di previsione del 2014. La riunione di giunta fissata per ieri è stata rimandata. Il ruolo di «assessori al Bilancio ombra» è stato assegnato ad Alessandra Cattoi e Guido Improta, ma non si è trovata una intesa sui «mini tagli» da 100 milioni di euro. Probabile che tutto slitti alla prossima settimana, come ha anticipato lunedì il sindaco. Si fa dunque sempre più concreta l’ipotesi che l’approvazione definitiva in consiglio comunale slitti a dopo le elezioni europee, fissate per il 25 maggio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero