La musica disturbava i malati di Tor Vergata: nei guai gli organizzatori del Summer festival

La musica disturbava i malati di Tor Vergata: nei guai gli organizzatori del Summer festival
La top ten del repertorio di Claudio Villa urlata all’impazzata fino a tarda notte, da “Campagnola bella” a “O sole mio”, fino a “Mamma”....

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La top ten del repertorio di Claudio Villa urlata all’impazzata fino a tarda notte, da “Campagnola bella” a “O sole mio”, fino a “Mamma”. Non ha avuto successo, considerato il risvolto giudiziario, la manifestazione Roma Summer Festival, organizzata dal VI Municipio nel 2015, a un passo da Tor Vergata. La procura ha appena completato una indagine che rischia di far finire a processo sei indagati tra organizzatori e funzionari del VI municipio che l’hanno autorizzata. Al vaglio degli inquirenti i reati di turbativa d’asta, falso e disturbo delle occupazione o del riposo delle persone. La musica (per il pm Maria Letizia Golfieri «rumori molesti prodotti tutta la notte fino alle prime luci dell’alba») sommata al vociare e agli schiamazzi degli spettatori avrebbero «arrecato disturbo del riposo e della quiete» non solo degli abitanti dell’area, ma soprattutto «dei pazienti del vicino Policlinico Tor Vergata». I malati, insomma, secondo l’accusa, sarebbero stati costretti a subire le ballate proposte dall’associazione “Noi, Claudio Villa e oltre”, costate al rappresentante l’accusa di disturbo del riposo altrui. La stessa contestazione riservata al responsabile della “Mondo Familia Onlus”, accusato anche di essere stato favorito nell’assegnazione della manifestazione. L’allora direttore del Municipio Vitaliano Taccioli, il dirigente dell’Unità organizzativa tecnica e un funzionario si sono ritrovati così accusati di turbativa d’asta e falso. Taccioli, per l’accusa, avrebbe anche dato in concessione provvisoria la stessa area per dieci giorni a un’altra associazione per la realizzazione di un docufilm. Un’associazione che avrebbe organizzato l’edizione precedente e di cui era stato presidente uno dei funzionari indagati. 

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Il Messaggero