Manca centro tamponi: a Cineto il sindaco infermiere e il vigile urbano fanno i test in Comune

La Asl Roma 5 non riapre il drive in di Subiaco A Cineto il sindaco infermiere fa i test in Comune
Nel distretto sanitario di Subiaco il centro tamponi Covid della Asl non arriva, i Comuni costretti a chiamare i laboratori privati. Ma c’è anche il fai-da-te,...

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Nel distretto sanitario di Subiaco il centro tamponi Covid della Asl non arriva, i Comuni costretti a chiamare i laboratori privati. Ma c’è anche il fai-da-te, naturalmente autorizzato, come il sindaco infermiere di Cineto Romano che ha fatto lui i tamponi ai cittadini. «Abbiamo acquistato diversi kit – dice Massimiliano Liani, primo cittadino di Cineto - ho fatto sanificare una stanza del Comune e aiutato da un vigile urbano, ho eseguito oltre 50 tamponi nasali rapidi - antigienici . Naturalmente abbiamo anche chiamato un laboratorio autorizzato, che ha integrato il nostro lavoro. In tutto fino ad oggi abbiamo eseguito oltre 400 tamponi e continueremo. I cittadini non hanno pagato nulla perché sono stati utilizzati i fondi dell’emergenza Covid, occorre una postazione della Asl».

Il drive in a Subiaco era stato aperto ad Aprile all’ospedale Angelucci e poi chiuso. Il Comune lo scorso 9 ottobre aveva chiesto alla Asl Rm 5 diretta da Giorgio Santonocito di riaprirlo, ma per la Asl non era idoneo, perché la lunga fila di auto avrebbe paralizzato l’ingresso all’ospedale. Il 17 ottobre ben 23 sindaci hanno nuovamente chiesto un centro tamponi, ma fino ad oggi, nonostante i sopralluoghi fatti dalla Asl, il drive in pubblico ancora non viene installato. «È una vergogna – dice il vice sindaco di Riofreddo, Bruno Vasselli- abbiamo chiamato un laboratorio privato e fatto più di 300 tamponi con oltre 20 positivi, chiuso il Comune fino al 23 Novembre perché sono stato a contatto con un positivo. Un nostro cittadino che aveva fatto la quarantena con problemi e febbre, è andato a Guidonia per il tampone ed è svenuto per strada. Con il centro tamponi in zona non sarebbe successo». Ormai il virus ha colpito i residenti di diversi centri del distretto sanitario di Subiaco e della Valle dell’Aniene e alcuni Comuni hanno dovuto chiamare i laboratori privati. Costretto a farlo anche il Comune di Subiaco che ha raggiunto il picco di 65 positivi e il decesso di un paziente ricoverato all’ospedale Angelucci. Il drive in della società Sicura, sarà attivo il sabato, a partire dal 21 novembre, costo del tampone rapido- antigienico, 22 euro. «Stiamo cercando di sopperire – dice il sindaco Francesco Pelliccia – ai ritardi dei servizi pubblici che dovrebbero essere già attivi sul nostro territorio». An

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Il Messaggero