Portonaccio, denuncia choc: «Stuprato dopo la discoteca». La vittima si è risvegliata dolorante in un parcheggio

Il ragazzo era andato nel locale Qube ad Halloween, per la serata Muccassassina

Portonaccio, denuncia choc: «Stuprato dopo la discoteca». La vittima si è risvegliata dolorante in un parcheggio
«Sono andato in discoteca e mi sono risvegliato seminudo in un parcheggio”. Della notte di Halloween, Davide (nome di fantasia), che ha poco più di 20 anni,...

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«Sono andato in discoteca e mi sono risvegliato seminudo in un parcheggio”. Della notte di Halloween, Davide (nome di fantasia), che ha poco più di 20 anni, ricorda poco o niente: l’inizio e la fine, con un grande vuoto che ora toccherà alle forze dell’ordine riempire, ascoltando testimoni e, soprattutto, visionando le telecamere di sicurezza. Di certo, per adesso, ci sono i dolori sul corpo, e il kit anti-stupro a cui è stato sottoposto dai sanitari dell’ospedale Pertini, che lo hanno preso in cura. 

La cornice di quella che potrebbe essere una violenza è la discoteca Qube, nello specifico la serata di Muccassassina. Il ragazzo, secondo quanto riferito dallo stesso ai sanitari, ricorda di aver passato la notte con un’amica. «Stavo bevendo del gin, ma poi ho avuto un blackout e non ricordo più niente», ha detto. Forse qualcuno gli ha somministrato la temibile droga dello stupro. Il giorno dopo la notte di Halloween, Davide si è risvegliato in un parcheggio, nella zona di Portonaccio, seminudo. A quel punto si è prima recato a casa sua e, due giorni dopo, è andato al pronto soccorso dell’ospedale Pertini. I medici hanno subito attivato il protocollo anti-violenza, che prevede una speciale tutela per le vittime. Due i tamponi effettuati, per rilevare le tracce di liquido seminale. Secondo quanto si apprende, le forze dell’ordine si sono recate nei giorni scorsi all’ospedale e avrebbero acquisito la cartella clinica, per trasmetterla in Procura.

«Quel ragazzo era in stato confusionale – ha riferito un testimone oculare che ha scritto a questo giornale – e privo di sensi. Si tratta di una persona che non fa uso di droghe ma che, ancora oggi, non ricorda più nulla. Purtroppo è terribilmente sconvolto e sta vivendo delle giornate terribili, tra silenzio e pianti». Le forze dell’ordine dovranno visionare le telecamere della discoteca, per capire in che condizioni quel ragazzo sia uscito dal locale e, soprattutto, se sia uscito in compagnia dei suoi carnefici. Bisognerà chiarire anche le eventuali responsabilità dei buttafuori, che potrebbero aver lasciato quel giovane in condizione semi-cosciente sul marciapiede. Per gli organizzatori della serata parla Mario Colamarino, presidente del Mario Mieli, il circolo che utilizza gli incassi di Muccassassina per finanziare i suoi servizi alle persone sieropositive: «Non sappiamo nulla di questa vicenda – dice – ma siamo vicini al ragazzo e per qualsiasi esigenza o supporto, anche di natura psicologica e legale, ci mettiamo a disposizione. Fermo restando che le indagini dovranno chiarire la dinamica dei fatti, siamo pronti a collaborare con gli inquirenti per aiutarli a fare luce sull’accaduto». 

Muccassassina è una delle serate Glbt più longeve d’Italia che attira un pubblico eterogeneo, attratto dagli show che vengono organizzati nei tre piani della popolare discoteca, al Portonaccio. Ospiti politici e non, in un luogo che non è solo punto di riferimento della comunità omosessuale, ma anche luogo in cui si sperimentano diversi formati di intrattenimento. Nel gennaio del 2019, un’auto-ariete ferì tre persone, in fila davanti al locale: al volante un ragazzo che, poco prima, era stato allontanato dai buttafuori, perché in stato di alterazione psicofisica.

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Il Messaggero