Roma, studentessa molestata sul treno: paura tra i pendolari della Roma-Velletri

Roma, studentessa molestata sul treno: paura tra i pendolari della Roma-Velletri
Ha avuto il coraggio di scappare e chiedere aiuto una giovane molestata da un uomo su un treno partito da Roma e diretto a Velletri mercoledì sera attorno alle otto e mezzo. La...

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Ha avuto il coraggio di scappare e chiedere aiuto una giovane molestata da un uomo su un treno partito da Roma e diretto a Velletri mercoledì sera attorno alle otto e mezzo. La ragazza di diciannove anni stava tornando a casa dopo aver passato la giornata a seguire le lezioni all'università La Sapienza, dove frequenta il primo anno di Giurisprudenza, quando alla stazione di Cecchina è salito un uomo visibilmente ubriaco di circa 45 anni. Anche se il vagone era praticamente vuoto, l'uomo si siede vicino, molto vicino alla giovane. Passano solo pochi secondi. Poi lo sconosciuto si abbassa i pantaloni e inizia a masturbarsi per niente intimidito dal fatto che nel vagone siedono altre cinque o sei persone.






LA FUGA

La ragazza non riesce neppure a capacitarsi di quello che sta accadendo e resta quasi paralizzata al suo posto, ha paura. Poi pur non riuscendo a proferir parola, prende coraggio e si alza per allontanarsi. Il suo intento è cambiare il più velocemente possibile il vagone. Ma a quel punto lo sconosciuto la afferra per una gamba e cerca di trattenerla. La giovane, impaurita, chiede aiuto e si divincola. Finalmente gli altri passeggeri si accorgono di quello che sta accadendo e uno di loro avverte il capotreno. Ma nel frattempo il treno ha raggiunto la fermata di Lanuvio, dove l'uomo scende e riesce a sparire. La ragazza, visibilmente scossa, ha comunque trovato il coraggio per recarsi direttamente al commissariato per sporgere denuncia, descrivendo l'aggressore: «Aveva un accento straniero, forse dell'est Europa, e puzzava d'alcol».

«Ho paura di prendere di nuovo il treno da sola – commenta la ragazza che proprio mercoledì aveva compiuto diciannove anni - In un momento così delicato vorrei rimanere un po' sola con me stessa. Invece la notizia si è sparsa velocemente». Come velocemente è arrivato il commento di Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) su Facebook: «Assurdo il fatto che né sul treno né alla stazione ferroviaria di Velletri, la giovane abbia trovato qualcuno che volesse o potesse aiutarla e assisterla. Questo episodio conferma ancora una volta l'emergenza sicurezza che l'Italia sta vivendo e che questo Governo non fa che peggiorare con i continui tagli alle Forze dell'Ordine e i decreti svuota carceri».

LA SOLIDARIETÀ

Alla ragazza, che fa parte della squadra nazionale di Tiro a Segno, ha espresso solidarietà il presidente del consiglio comunale Daniele Ognibene: «Discuteremo dell'aggressione subita dalla nostra concittadina in consiglio. Cose del genere non possono e non devono più accadere. Parlandole al telefono le ho espresso la mia solidarietà e le ho fatto i complimenti per il coraggio dimostrato nel denunciare l'accaduto. Queste vicende non vanno mai taciute».


Sull'aggressione indagano gli agenti della polizia ferroviaria di Roma e di Ciampino, che dopo aver sequestrato le immagini delle telecamere di sorveglianza di alcune attività commerciali situate intorno alle stazioni ferroviarie di Cecchina e di Lanuvio, stanno interrogando il personale di bordo e gli addetti nelle stazioni per capire se l'uomo, che rischia l'arresto per atti osceni in luogo pubblico, sia un frequentatore abituale della tratta Velletri-Roma. Il fatto ha riacceso l'attenzione sul problema sicurezza dei pendolari. Proprio alla stazione di Lanuvio in una mattinata di un anno fa una ragazza di 17 anni fu aggredita sessualmente mentre tornava da scuola.

E. Bel. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero