Roma, strade killer: 7mila pedoni investiti in 4 anni

Una luce a led può salvare la vita. Scorrendo l'ultimo report triennale degli incidenti che hanno riguardato i pedoni si capisce bene perché illuminare, o...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una luce a led può salvare la vita. Scorrendo l'ultimo report triennale degli incidenti che hanno riguardato i pedoni si capisce bene perché illuminare, o comunque segnalare, un attraversamento pedonale sia fondamentale. Negli ultimi tre anni infatti si contano oltre seimila sinistri, 6036 per la precisione. Significa che ogni giorno 5 pedoni hanno rischiato la vita camminando a Roma. O peggio, sono morti. Perché in tutto i pedoni rimasti feriti sono 5707, quelli che sono deceduti sono 142.

 
I dati elaborati dalla polizia locale offrono un panorama della pericolosità delle strade capitoline, il centro in primis dove si concentrano un sesto di tutti gli incidenti. Ma soprattutto si capisce quanto ci sia ancora da fare sul tema sicurezza. E non basta rinfrescare le strisce bianche, è la cultura degli automobilisti, e dei pedoni, che deve cambiare.

Roma, ciclista travolto e ucciso da pullman in via Merulana

IL TELEFONO
Regola numero uno: usare il telefono mentre si guida o si cammina è pericolosissimo. Ma anche l'ecosistema urbano può ancora migliorare molto: servono zone 30, interventi di mitigazione del traffico, dossi, aree per cui diventi tassativo rallentare.
Il report illustra anche il costo sociale di questi incidenti, un parametro che si ottiene sommando il numero delle vittime e i livelli di gravità degli incidenti.
E il trend dell'anno che si sta per chiudere non accenna a cambiare. Per questo si sta lavorando sulla mobilità dolce, e quindi sulla messa in sicurezza degli incroci più critici. La consulta che si occupa di questi temi ha individuato ben 100 priorità. E il Campidoglio ha stanziato due milioni di euro solo a interventi di questo tipo come semafori pedonali e attraversamenti luminosi.
Anche perché la hit parade delle strade più insanguinate dice una cosa: molto spesso sono le stesse intersezioni a rivelarsi problematiche. Un esempio su tutti: a Prati ben cinque volte sono stati investiti pedoni nell'incrocio tra piazza Vittorio Emanuele II e via Mamiani. Stesso discorso per via di S. Petronilla all'incrocio con via delle Sette Chiese nell'VIII Municipio. Come via al Quarto Miglio all'incrocio con via Annia Regilla o tra via Tuscolana e via Veturia nel VII. Ricorrono incidenti con feriti anche in via della Casetta Mattei, via della Magliana, via Trullo, via Grimaldi, via di Bravetta, viale di Trstevere all'incrocio con via Carlo Porta. Nel Municipio II spiccano gli incidenti in viale Regina Margherita, corso Trieste e via Giovanni Severano.

I MORTALI
Incidenti che si ripetono e che si potrebbero evitare. Stesso discorso per le strade ad alta e lunga percorrenza. Hanno inevitabilmente tratti più pericolosi.
Tra le strade sorvegliate speciali anche dal Dipartimento Mobilità c'è via Vincenzo Tieri. Qui il Comune interverrà con operazioni di moderazione del traffico. Siamo nel XV dove le altre strade critiche sono via della Camilluccia, viaFlaminia, via degli orti della Farnesina.

Ogni municipio ha la sua strada dove l'allarme per i pedoni è alto. Esempi? La via Laurentina, la Salaria, via Cassia, via di Torrevecchia, via Colli Portuensi, via Cristoforo Colombo. Tutte strade con un unico comun denominatore. Sono vie teatri di incidenti mortali per pedoni.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero